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Salernitana, oggi è già decisiva. Breda non ha convinto: il mister dovrà blindare la panchina

Salernitana, oggi è già decisiva. Breda non ha convinto: il mister dovrà blindare la panchinaTUTTO mercato WEB
Roberto Breda
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 07:00Serie B
di Luca Esposito

Sarà forse prematuro parlare di ultima spiaggia, ma la Salernitana a Brescia si gioca una bella fetta di futuro. Dopo aver vinto in modo rocambolesco e non propriamente meritato le gare interne con Reggiana e Cremonese perdendo a Pisa pur con 80 minuti in superiorità numerica, la Bersagliera inizierà stasera al Rigamonti un mini-ciclo di gare teoricamente alla portata e contro dirette concorrenti per evitare la retrocessione. Spinta da 800 tifosi, ma senza i rinforzi di spessore promessi a fine dicembre, la squadra campana non può permettersi di sbagliare. Un passo falso, infatti, vanificherebbe quanto fatto nelle ultime settimane e farebbe sprofondare nuovamente la Salernitana vero posizioni di classifica diametralmente opposte rispetto a quanto la società aveva prospettato esattamente tre anni fa, quando Iervolino parlò addirittura di sogno Europa League contattando giocatori del calibro di Cavani e Mertens. Oggi la realtà è totalmente diversa e i granata, dopo la retrocessione dalla A a suon di record negativi, sono a caccia di una identità. Altro che progetto triennale: ad oggi sono stati cambiati due direttori sportivi, tre allenatori e tanti calciatori, con budget a gennaio ben inferiore ai 6 milioni di euro di cui parlò l'amministratore delegato Maurizio Milan nell'incontro con gli ultras di qualche tempo fa. E anche Breda non è riuscito a incidere come lecito attendersi. Passi pure per la sconfitta interna di misura col Sassuolo nel giorno dell'esordio, ma contro Reggiana, Pisa e Cremonese abbiamo visto una Salernitana in difficoltà, spesso rinunciataria e non propriamente in grado di sfruttare gli episodi favorevoli. Senza un Christensen miracoloso di cosa staremmo parlando oggi? E allora il mister, al netto dei trascorsi da calciatore e capitano in una piazza che conosce come le sue tasche, dovrà ripagare la fiducia dell'ambiente e della società con un colpaccio in campo esterno che, da quelle parti, manca addirittura dalla trasferta di Palermo. Con quel Martusciello criticato aspramente, ma che fu in grado di garantire un'ottima partenza e quei punti che tuttora consentono di sperare ancora nella salvezza senza passare per gli spareggi.

Quanto alla formazione, le scelte sembrano praticamente fatte. Dinanzi a Christensen agiranno Bronn, Ferrari e Lochoshvili, difesa forse un po' lenta ma di grandissima esperienza e fisicità. A centrocampo esordio dal primo minuto per Caligara, con lo stakanovista Amatucci in cabina di regia e Tongya riconfermato nel ruolo di mezzala con l'obiettivo di aggiungere qualità alla manovra. A destra Stojanovic rileva un Ghiglione mai brillante fino a questo momento, a sinistra Njoh vince ancora il ballottaggio con Corazza e sarà riconfermato. E in avanti non si può prescindere dalla coppia Cerri-Raimondo, con l'ex Ternana che però non ha pienamente convinto quando è stato chiamato in causa pur avendo segnato un gol decisivo e rocambolesco che potrebbe averlo sbloccato dal punto di vista mentale dopo una lunga astinenza. In panchina, di fatto, l'unica alternativa ai titolari è Wlodarczyk, tornato a disposizione dopo quattro esclusioni di fila per scelta tecnica. Non aver preso un altro attaccante potrebbe rivelarsi un errore non di poco conto, soprattutto perchè Simy è fuori rosa e Torregrossa è stato ceduto. A Breda il compito di valorizzare meglio, e al massimo, una rosa che ha le potenzialità per mantenere la categoria, ma che resta incompleta in tutti i reparti.

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