Bari, Marino: "La vittoria casalinga non deve essere un assillo. Con l'Ascoli serve lucidità"

In vista della sfida contro l’Ascoli il tecnico del Bari Pasquale Marino ha parlato in conferenza stampa spiegando che l’assenza della vittoria casalinga non deve essere vissuta come un assillo: “Non ci deve assillare, vincere ci ha dato la spinta per affrontare meglio l'Ascoli in quella che sarà una partita ostica. Non abbiamo ancora fatto niente, dobbiamo dare continuità con la prestazione per cercare di fare il risultato, chi è arrivato deve capire ciò che una piazza come Bari rappresenta. Dobbiamo cercare di avere una nostra identità con la palla, riconquistandola il prima possibile per andare ad attaccare. Nel primo tempo contro il Brescia non ci eravamo capiti, poi abbiamo alzato il baricentro avvicinandoci alla porta avversaria, nella ripresa ci siamo organizzati meglio entrando in campo con uno spirito diverso.- continua Marino come riporta Tuttobari.com - La vittoria è stata cercata, l'atteggiamento era giusto, giocare con due punte serviva anche a questo".

Spazio poi all’Ascoli e agli obiettivi: “Loro giocano bene, attaccano con tantissimi uomini per fare male, ma noi dobbiamo imporci dal punto di vista del gioco, non possiamo sbagliare nulla e dobbiamo essere lucidi. L'obiettivo è sempre quello di migliorarsi, i ragazzi lo stanno facendo. Non parlo di cosa una squadra può fare perché a me piace vivere alla giornata, dobbiamo cercare di trarre il massimo da ciascuna partita, arrivando a verticalizzare il più velocemente possibile, facendo possesso quando è il momento e accelerando nelle situazioni in cui serve".

Infine modulo e uomini da utilizzare contro i marchigiani: “Vista la duttilità dei giocatori in rosa il modulo è sempre relativo. Sibilli per esempio si muove fra la mezzala, il trequartista e la seconda punta e questo ci permette di trovare le condizioni migliori per attaccare al meglio in base all’avversario. Nasti e Diaw possono giocare insieme, ma non è detto che si giochi di nuovo con due punte. Il primo è un ragazzo istintivo, va supportato e ha bisogno di sostegno. Per un allenatore è importante stare vicino a loro, mi sembra una cosa fisiologica, non solo con lui ma con tutti. - conclude Marino – Aramu? Alleno venticinque giocatori, non mi devo preoccupare solo di lui. Preferisco parlare di squadra che dei singoli, ma lui sicuramente è uno di quelli che deve crescere dal punto di vista della condizione. Vicari oggi si è allenato regolarmente e sarà fra i convocati, così come Maita”.