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Zuliani su Bianconeranews.it: "Un compleanno al Max"

Zuliani su Bianconeranews.it: "Un compleanno al Max"TUTTO mercato WEB
sabato 12 agosto 2023, 07:50Serie A
di Redazione TMW
fonte B I A N C O N E R A N E W S . I T

Massimiliano Allegri ha compiuto 56 anni. Un allenatore accolto anni fa con un lancio di uova per il suo passato rossonero e oggi contestato per il cosiddetto non gioco. Nel mezzo di queste 7 stagioni juventine ci sono stati 5 scudetti, 4 coppe Italia, 2 supercoppe e due finali di Champions League. Ci sono state le risate con Pogba in allenamento prima e i rimproveri per la lungaggine del suo infortunio oggi. Ci sono stati i cambi di moduli e sistemi che hanno portato alle vittorie prima e quelli continui che hanno allontanato la Juve dai successi oggi. Le allegrate che risolvevano partite (Emre Can centrale difensivo) e i campionati ( 4-2-3-1 con Mandzukic esterno) allora, il mancato feeling e la testardaggine con alcuni giocatori ( Chiesa-Vlahovic) la scorsa stagione. Le vittorie che arrivavano copiose grazie ai grandi giocatori sostituite da prestazioni della squadra a tratti imbarazzanti in campionato ed in coppa.
Cosa è capitato tra il primo Allegri e l’Allegri bis? Il Covid. Quella transizione che ha fatto si che il calcio tornasse con il pubblico dopo un lungo periodo destabilizzante con nuovi propositi e nuove regole.

I Cinque cambi che l’allenatore ha fatto fatica a digerire ed interpretare al meglio, la nuova forza propositiva delle piccole-medio squadre che improvvisamente non venivano a Torino come vittime sacrificali ma se la giocavano forti dei risultati delle altre. Un modo di intendere il gioco del pallone e di costruire le squadre completamente stravolto dai soldi degli altri e dai capricci sempre più determinanti dei giocatori. È cambiato tanto e mister Max ci ha messo un po' di tempo per adeguarsi, schiavo del suo personaggio attaccato dai più e difeso da pochi. Stravolto e schiacciato dalle inchieste e dalle ripercussioni mentali sul campo. Lasciato solo soletto dalla società a ribattere nelle conferenze stampa. Baluardo juventino fuori dal campo e al tempo stesso contestato dai suoi tifosi per quello che capitava sul terreno di gioco. Siamo al via di un nuovo campionato perché solo quello ci rimane. L’augurio che faccio al nostro allenatore è di ritrovare la verve che lo ha contraddistinto gli anni dei primi titoli e che riesca a trovare la quadra settimana dopo settimana per riportare, come dice Danilo, la Juventus là dove merita: in cima al podio.

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