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Venezia, Antonelli: "Pohjanpalo? Non era parte del programma cederlo"

Venezia, Antonelli: "Pohjanpalo? Non era parte del programma cederlo"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:15Serie A
di Daniele Najjar

Il General Manager e direttore sportivo del Venezia, Filippo Antonelli, parlerà a breve in conferenza stampa per commentare le mosse di mercato fatte dai lagunari in questo inverno. Un mercato decisamente arduo da affrontare che ha portato fra le altre operazioni alla separazione dal capitano della squadra, Joel Pohjanpalo, ceduto al Palermo.

Prende parola Antonelli: "Parliamo subito di Pohjanpalo. Non era parte del nostro programma. Poi come sempre succede nel mercato cambiano gli scenari, il Palermo ha fatto un'offerta importante a Joel, a lui è sembrata un'offerta importante da cogliere, credo che lui abbia capito la sfida importante in un campionato che lo aveva visto protagonista. Quando abbiamo visto questo abbiamo cercato di agevolare la trattativa, accontentando la nostra bandiera degli ultimi anni. Abbiamo acquistato Fila, trattenuto Gytkjaer e preso Maric in prestito per cercare di dare più soluzioni nel reparto offensivo. Abbiamo cercato di rafforzare la rosa, siamo penultimi e questo non fa felici i tifosi e nemmeno noi, ma vogliamo già da domenica ottenere punti per la risalita. Abbiamo lavorato con non poche difficoltà, cercando di trovare più soluzioni possibili con il nostro allenatore. Faccio un punto sulle strategie. Ad inizio anno abbiamo deciso di tenere il gruppo storico, integrandolo con giocatori come Duncan, Oristanio, Nicolussi Caviglia, Stankovic, Sagrado e Schingtienne. Abbiamo poi valutato la crescita di questo gruppo, alcuni ce l'hanno fatta, quelli che ad oggi sono qua sono quelli che pensiamo possano continuare nel progetto. Abbiamo chiari gli obiettivi, abbiamo raggiunto quasi tutti i nostri obiettivi, diciamo all'80%, poi delle cose che sono accadute hanno fatto cambiare in parte i nostri piani. Abbiamo centrato i vari Marcandalli, Kike Perez, Condé, Candé, Zerbin magari un po' in ritardo rispetto a quello che volevamo, ma perché dobbiamo rispettare i tempi del Venezia, ovvero quelli di una squadra che deve rispettare gli equilibri economici e finanziari, facendo uscire prima dei giocatori per poi farne entrare altri. Poi si aggiungono i tempi del Venezia in A: il Venezia in B è una società molto attrattiva, in A invece deve affermarsi anche in questo senso ed i tempi sono diversi anche per questo motivo. Abbiamo quasi tutti giocatori di proprietà, se dovessimo rimanere in A ed anche in caso di scenario diverso avremmo la possibilità di trattenerne anche altri arrivati a gennaio come Zerbin, a testimonianza del fatto che stiamo cercando di creare valori. Altra operazione importante è quella di Ellertsson, fatta per motivi di sostenibilità economica, trattenendolo in prestito dato che aveva voglia di contribuire alla causa. Diamo atto al lavoro del mister nel valorizzare i ragazzi. Abbiamo dimostrato poi che il Venezia ha rapporti con club importanti. L'operazione Zerbin con il Napoli è stata importante, ringrazio poi l'Inter per l'arrivo di Radu vista l'emergenza. Chiarisco che Yaremchuk e Shomurodov erano obiettivi, avevamo trovato l'accordo per entrambi con le società, chiuso il primo agli inizi di gennaio e l'altro verso il 20 del mese, purtroppo gli eventi noti per entrambi, con partite dove hanno fatto gol o sono stati determinanti, hanno fatto cambiare gli scenari per le loro cessioni. ma abbiamo cercato di dare soluzioni al mister. Ringrazio i tifosi per la dimostrazione d'affetto verso la squadra e l'attaccamento. Comprendo che stiano soffrendo, sto soffrendo anche io, ma tutti in società stiamo lavorando per migliorare, per fare meglio. Avevamo detto che volevamo essere competitivi, penso che questo lo siamo stati fino ad oggi, l'obiettivo è ancora alla portata".

Stankovic quanto starà fuori?
"Ad essere ottimisti 2 mesi e mezzo. 10 giorni in più o in meno cambiano poco. Stankovic e Pohjanpalo sono stati i due eventi inaspettati nel mercato. Fila lo seguivamo da tempo ed è arrivato Maric, Stankovic lo abbiamo rimpiazzato con Radu".

Ha parlato dell'80% degli obiettivi centrati. Non c'è un difensore centrale esperto, con leadership, perché?
"Abbiamo rinforzato il reparto con giocatori con caratteristiche più idonee con quelle che voleva il mister. Abbiamo certamente valutato l'innesto di un difensore esperto, ma non era facile trovarlo in questo mercato. O andava preso dall'esterlo, oppure quelli presenti in Italia non siamo riusciti ad arrivarci. Abbiamo comunque Marcandalli, abbiamo ritrovato Haps in questa posizione, Candé era un obiettivo".

L'uscita di Altare?
"Volevamo prendere un giocatore con caratteristiche diverse. Altare aveva avuto anche qualche infortunio di troppo. Abbiamo visto che anche Sverko poteva giocare centrale, in questo momento abbiamo diverse alternative nella fase difensiva".

Per l'attacco: Ben Yedder?
"Stiamo facendo una riflessione, valuteremo nei prossimi giorni, se riteniamo che possa essere un'opportunità dal punto di vista tecnico e fisica allora ne parlerò con i proprietari".

Solo dal punto di vista fisico e tecnico, oppure ci sono valutazioni anche dal punto di vista etico?
"Principalmente tecnico e fisico, dico sempre che se va fatto un inserimento deve essere un valore aggiunto dal punto di vista tecnico".

Per l'attacco: questi giocatori sono da serie A?
"Sono sicuro che ci possono dare una grande mano. L'arrivo di Fila rispecchia quello che deve fare il Venezia nel creare valore".

Sul rinnovo di Zampano?
"Ne abbiamo parlato, credo che poi il ragazzo a gennaio abbia fatto dei sondaggi per capire se potevano esserci altre soluzioni, ma alla fine ha deciso di giocarsi le sue carte qua e dunque andremo avanti fino a giugno".

Diventa lui il capitano? E il vice?
"Domanda per Di Francesco".

Il gesto di Pohjanpalo a Parma?
"Joel ha dato tanto a questa società. Quel gesto probabilmente è stato fatto prima dell'offerta del Palermo. Ma è un ragazzo intelligente che avrà fatto le sue valutazioni. Non era in programma di cederlo, ma quando c'è stata apertura dovevamo trovare soluzioni".

Su Gytkjaer: è cambiato lo scenario dopo l'addio di Joel?
"Aveva richieste che non ha accettato o che non si sono concretizzate. E' in scadenza, è un ragazzo di grandissima professionalità, sta qui e poi vediamo".

I giocatori che possono tornare disponibili per la Roma?
"Duncan ha avuto un problema al soleo, molto fastidioso, ha fatto rallentare il suo recupero. Non lo ha avuto da due giorni, ma da due-tre settimane fa. E' in netto miglioramento, spero di riaverlo quanto primo, siamo quasi fuori. Sverko è in via di recupero, penso che stia lavorando ancora a parte. Sagrado sapete che ha avuto un infortunio dopo l'Inter, ma è in via di recupero. Oristanio sta bene, Doumbia deve smaltire questa botta. Crnigoj è fuori dal progetto tecnico, anche se è in lista. Ci sono ancora dei mercati aperti, cercheremo di trovare una soluzione".

Per Haps cosa è cambiato?
"Ha dimostrato grande attaccamento anche nei momenti di emergenza. Qualche volta gli abbiamo contestato di essere stato un pochino superficiale, ma devo riconoscere che si è comportato con grandissima professionalità, ha voglia di dare tanto per il Venezia".

Su Tessman i soldi sono arrivati? E' vero che esiste un ban sull'Olimpia Asuncion?
"Mi parli di Facundo Zabala. Chiaramente ora ero focalizzato sul mercato ma i nostri legali sono andati avanti sulla questione Zabala. Qualcosa ci sarà. Su Tessman dobbiamo aspettare l'evoluzione della situazione, ma la prima rata l'abbiamo incassata".

Sul futuro della società: i tifosi possono stare tranquilli?
"Sicuramente è una situazione in evoluzione che mi sento di dire presto il gruppo dei proprietari chiarirà. Ma se ricordiamo la situazione di un anno fa, dove non potevamo fare mercato, dove avevamo qualche problemino con i fornitori, in questo momento ti posso garantire che in questo momento la società è in un momento di stabilità economica molto diversa. Sono sicuro che il gruppo dei proprietari a brevissimo chiarirà quale sarà la strategia per il futuro".

Il fatto che il presidente non parli più è un segnale che stia cambiando qualcosa o è una sua scelta di fare un passo indietro?
"Domanda legittima, può sembrare così, ma non è così. L'assenza o il fatto di non parlare non significa che la società sia assente. Io parlo due volte alla settimana con la società, sicuramente verrà fatta chiarezza su questa cosa, perché sono cambiate delle dinamiche, e sono cambiate per andare in meglio".

Su Candela? E con il Pisa cosa è successo?
"Queste sono le incognite ed i cambi di scenari del mercato. A volte succedono in meglio, altre in peggio. Candela magari non ha vissuto un bel periodo durante il mercato e questo ha condizionato un po' le squadre nell'acquisizione del giocatore. Che ha dei mezzi fisici e tecnici importanti, ora ha fatto qualche errore, la scelta di andare in un altro paese e cercare di imporsi sempre in una massima serie è stata la migliore per lui. Spero che possa farsi apprezzare lì come ha fatto con noi negli ultimi anni".

Ore 13.15 finisce la conferenza stampa

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