Un Bologna da Champions League batte 2-0 la Fiorentina. Apre Orsolini, chiude Odgaard

Vittoria fondamentale del Bologna, battuta 2-0 la Fiorentina nel Derby dell'Appennino dal sapore d'Europa, recupero della 21esima giornata di Serie A.

Show di Orsolini nel primo tempo
Sfida attesissima per le gerarchie della corsa ai piazzamenti europei, il Derby dell'Appennino parte subito bene in quanto a intensità e occasioni, da ambo le parti. Inaugura Ikone, poco preciso come il compagno Gonzalez più tardi. Per i rossoblù ci prova prima Zirkzee, ma senza la giusta cattiveria, quindi sale in cattedra Orsolini. Il 7 di casa prende le misure con la porta al minuto 11, un giro d'orologio dopo invece gonfia la rete alle spalle di Terracciano sfruttando al meglio un visionario lancio di Ferguson. La Viola risponde subito, scaldando i guantoni di Ravaglia grazie a Bonaventura, ma tutta la prima mezz'ora scorre con ritmi da flipper: può accadere qualsiasi cosa, da un momento all'altro, i fronti d'azione sono in continuo rovesciamento. A fare la differenza in favore del Bologna, in diversi frangenti, il rendimento del centrocampo. Nel finale di frazione arriverebbe il raddoppio, ma la posizione di fuorigioco di Posch (che forse sfiora, forse no) invalida la punizione con cui Orsolini aveva sorpreso Terracciano. Succede poco altro: al duplice fischio 1-0 Bologna sulla Fiorentina.

Fiorentina punita anche da Odgaard
Nessun cambio al rientro dagli spogliatoi, dopo pochi minuti ecco un altro pallone goloso per il raddoppio del Bologna, ma Zirkzee non è freddo e si fa murare da Terracciano, con l'ausilio di Arthur e Kayode nello spazzare prima che la palla varchi la linea. Insiste la squadra di casa, a caccia del raddoppio e di fronte a una Fiorentina la cui reazione tarda ad arrivare: ci prova anche Beukema, su calcio d'angolo, ma il centrale olandese non inquadra la porta. Serve un episodio ai viola, questo potrebbe arrivare da punizione, ma sul velenoso mancino di Biraghi è reattivo Ravaglia. Italiano prova a cambiare volto alla sua squadra inserendo Nzola al posto di Nico Gonzalez, con l'obiettivo anche di portare più peso. Proprio l'angolano completerà un paio di conclusioni nello specchio, ma non troppo pericolose. Tra cambi e giochi col cronometro, i tentati assalti finali della Fiorentina vanno a vuoto. Ma c'è tempo per un gol, quello del 2-0. Lo segna a tempo quasi scaduto Odgaard, subentrato e al secondo gol in due presenze in rossoblù. Festa del Bologna, continuano i sogni di Champions.

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