TMW - Milan, per Leao c'era un principio d'accordo con il Lille per pagare lo Sporting di Lisbona
La situazione Leao è finalmente venuta allo scoperto nella giornata di ieri. Perché l'incontro fra le parti inizialmente doveva essere a quattro: da una parte il club, dall'altra il padre del portoghese, poi il "consigliere" Jorge Mendes, infine l'agente vero e proprio, il carneade Ted Dimvula, avvocato francese che non era mai salito agli onori delle cronache. L'incontro è poi saltato per cause ignote, tanto che né Mendes - che doveva essere presente in videocall - né lo stesso genitore di Leao si sono presentati a Casa Milan.
L'incontro con Dimvula.
Lo ha fatto invece l'avvocato-agente del ragazzo. Ricapitolando per chi si era perso le scorse puntate Leao ha firmato due procure ma, legalmente, vale la prima. Quindi con la firma con Dimvula, di fatto, Mendes non avrebbe alcun potere sulla situazione, anche se poi i buoni rapporti con il Milan lo portano a rivendicare qualcosa. In tutto questo la domanda lecita da farsi è: come si svilupperà e che nuovi scenari potranno esserci fra le parti? La verità è che non si possono sapere. Anzi, è possibile che ci sia uno scenario dove sono tutti contro Dimvula ma che, alla fine, rappresenta il ragazzo legalmente. Non è una situazione da poco e non è da escludere un mancato rinnovo, anche se il giocatore vuole rimanere a Milano e sarebbe contento di un'offerta da 7 milioni di euro. Questa, sul tavolo, non c'è ancora, è bene specificarlo, con i rossoneri che vorrebbero arrivare a circa 6 milioni.
Retroscena accordo.
Nei mesi scorsi Milan e Lille si erano accordati per pagare i 19,5 milioni di euro allo Sporting di Lisbona, scendendo a patti. Metà il Lille (che era già condannato a pagarli), metà i rossoneri, dimodoché la situazione non finisse sulla testa di Leao. Tutto questo era subordinato alla firma del rinnovo, tra febbraio e aprile, per cui si vociferava ci fosse già un accordo a 4 milioni di euro. La richiesta, invece, è salita fino a sette, esagerata per il tempo, non per ora. Eppure fra tira e molla sul contratto, doppie procure firmate e situazioni in divenire, tutto questo non è andato in porto. Chi ha sbagliato? Di sicuro Leao, perché firmare una procura a un avvocato semisconosciuto a questi livelli? Anche il Milan però ha traccheggiato, come spesso gli capita, da Donnarumma, Calhanoglu, Kessie in giù. Poi ti può andare bene oppure no, ma il rischio di depauperare un asset, un investimento e soprattutto il dover cedere Leao a gennaio perché altrimenti si perdono troppi soldi è sempre più concreto.