Sempre più difficile: la Fiorentina va al Ferraris di Genova senza tre giocatori chiave

Fuori in tre. Perché oltre ad Albert Gudmundsson, la Fiorentina dovrà fare a meno questa sera di Moise Kean e Alberto Cataldi. Sarà quindi una ennesima prova di maturità per la squadra viola, capace di fare 13 punti nelle ultime cinque partite, arrivando a quota sedici. Una classifica impensabile vista come era partita l'annata, con tre punti nelle prime quattro gare e la sensazione che ci potessero essere dei problemi superiori per il tecnico, con il rischio contestazione dietro l'angolo.

Invece, cambiando la difesa sembra essersi modificato tutto. Quattro e non tre, magari sacrificando la vena offensiva di Gosens ma dando spazio alla creatività dalla cintola in su. Anche per merito di De Gea - due rigori parati contro il Milan - c'è una nuova consapevolezza su quanto sarà possibile fare nell'annata. Il Genoa arriva rattoppato tanto quanto, forse anche di più, la Fiorentina. Ed è per questo che arrivare a raccogliere altri tre punti significherebbe superare in primis la Juventus, ma poi darsi nuove certezze in una settimana che porta a Torino e Verona.

In caso di filotto sarebbe come fare bingo. Magari non è dato chiedere così tanto, ma nelle ultime settimane sembra esserci un vento nuovo a Firenze dopo quelli di burrasca di inizio stagione, fra il rischio di uscire dalla Conference e i tre pareggi nelle prime quattro di campionato.