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Regolamento Agenti FIGC, ancora le associazioni: "Disposizioni federali nulle e/o inapplicabili"

Regolamento Agenti FIGC, ancora le associazioni: "Disposizioni federali nulle e/o inapplicabili" TUTTO mercato WEB
ieri alle 16:28Serie A
di Daniel Uccellieri

La FIGC ha pubblicato il nuovo regolamento sugli agenti sportivi, introducendo importanti novità. Tra i principali cambiamenti spiccano un allargamento dei requisiti per operare come agente e una definizione più chiara dei compensi, che non saranno dovuti nei casi di contratto di apprendistato. Un’altra novità rilevante è l’introduzione della figura dell’"agente domiciliato", che permetterà anche a soggetti italiani non ancora abilitati di operare in Italia previa domiciliazione presso un agente regolarmente accreditato. Questa misura amplia l’accesso alla professione, mantenendo però un controllo formale sul rispetto delle regole.

Cade anche il velo sulle clausole penalizzanti: il nuovo regolamento le vieta espressamente, impedendo che vincoli contrattuali possano limitare la libertà dei calciatori o delle calciatrici di firmare autonomamente un contratto di prestazione sportiva senza l'assistenza dell’agente con cui hanno sottoscritto un mandato.

Il testo varato dalla FIGC si pone in linea con le disposizioni attualmente valide del FFAR (FIFA Football Agent Regulations). Resta però il fatto che alcune norme della regolamentazione FIFA – tra cui il tetto alle commissioni e il divieto di rappresentanza multipla – sono al momento sospese, in attesa del pronunciamento della Corte di giustizia dell’Unione Europea.

La risposta delle associazioni degli agenti sportivi
Le Associazioni degli Agenti Sportivi specializzati nel settore calcio I.A.F.A ed A.I.A.C.S. comunicano

- di aver notificato al CONI, ai sensi della legge n.241/1990, un'istanza di annullamento e/o revocata in autotutela della delibera di Giunta Nazionale n. 117 del 14 aprile 2025, con la quale è stato approvato il nuovo Regolamento FIGC Agenti Sportivi (C.U. n.255/A del 23 aprile 2025);

- di aver notificato al medesimo ente CONI un'istanza di accesso agli atti ai fini dell'eventuale tutela giudiziaria;

- di aver diffidato la FIGC dall'applicare l'avversato Regolamento in quanto illegittimo e difforme.

Altresì, le scriventi Associazioni hanno informato le competenti Autorità Governative, chiedendone il tempestivo intervento.

Caos regolamenti, cosa succede
La FIGC ha recentemente varato un nuovo regolamento, ma lo ha fatto introducendo disposizioni che risultano difformi rispetto al regolamento del CONI. La stranezza più evidente? Che sia stato proprio il CONI ad approvare un regolamento in contrasto con quello della FIGC. Una situazione paradossale, che solleva più di un dubbio sulla legittimità delle norme approvate e apre la strada a richieste di accesso agli atti e a possibili ricorsi.

Uno degli aspetti più controversi riguarda la domiciliazione. La FIGC ha rimosso il requisito della residenza straniera,andando in contrasto con la normativa nazionale. Un esempio emblematico arriva dalla Francia, dove invece il requisito della cittadinanza straniera è esplicitamente necessario.

Non meno rilevante è la questione legata alle clausole penali nei mandati di rappresentanza. Il regolamento FIGC le ha vietate, rendendo potenzialmente nulli molti mandati in essere. Il risultato potrebbe essere un vero e proprio “far west” contrattuale: un calciatore, di fatto, potrà firmare da solo, revocare il proprio agente in qualsiasi momento e cambiare rappresentanza senza conseguenze.

Il problema principale resta però l’invalidità o inapplicabilità di molte di queste disposizioni, in quanto difformi da norme sovraordinate. Occorre ricordare che la normativa di riferimento per il settore professionistico è il Decreto Legislativo 37/2021, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, manca ancora il DPCM attuativo da parte del Ministero dello Sport. Fino a quel momento, l’ente primariamente delegato dalla legge a disciplinare nel dettaglio il settore resta il CONI.

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