Pecchia rispolvera Valenti e trova tre punti d'oro. Ora il mercato, lavori in corso in difesa

Tante volte in questa stagione il Parma non è riuscito a far punti quando avrebbe meritato per quanto mostrato sul campo. Soprattutto ad inizio stagione, la squadra di Pecchia ha lasciato qualcosa per strada, anche quando sembrava in controllo. Sabato invece contro il Monza è successo il contrario. Il Parma visto nell’ultima gara è stato sulla stessa falsariga di quello contro Verona e Roma. Una squadra in enorme difficoltà, che in difesa è troppo esposta e in impostazione risente dell’assenza pesante di Bernabé. Nonostante ciò, quando finalmente si riesce a far punti in uno scontro diretto, la valutazione cambia. Soprattutto perché i tre punti arrivati sono pesantissimi: in primis per l’umore della squadra, che torna a sorridere dopo giorni veramente difficili. Ma anche per la classifica, che permette di guadagnare qualche punto sulle rivali mantenendo il Monza in zona molto critica. C’è da dire che questa volta che il Parma è stato anche fortunato: l’avvio della squadra di Pecchia era stato da incubo. La squadra di Bocchetti era subito riuscita a prender in mano la partita, sfiorando più volte il gol e colpendo anche una traversa. Per il Parma son stati momenti complicatissimi, che hanno messo in evidenza lo stato psicologico della squadra. Era un Parma impaurito, che sentiva il peso della pressione e che non riusciva ad esprimersi.

Poi però dopo la paura iniziale. la squadra di Pecchia si è ricomposta e pur non offrendo un gioco spumeggiante, è riuscita a entrare in partita, giocandosela ad armi pari. Fino all’inizio della ripresa, quando un caparbio Coulibaly si è guadagnato un rigore con tanto di secondo giallo per Pablo Marì. Un episodio chiave che ha indirizzato un match complicatissimo. Dopo la trasformazione di Hernani, la gara sembrava in discesa. Il Monza, ultimo in classifica, era sotto di un gol e in inferiorità numerica al Tardini. Nonostante ciò, la squadra di Bocchetti è riuscita ad impensierire un Parma a che ha subito nuovamente il timore di non vincerla e su una distrazione di Coulibaly, croce e delizia, i brianzoli hanno pareggiato. Una rete che ha ammutolito i tifosi del Parma, pronti a scatenare i fischi e le critiche. E invece, a togliere le castagne dal fuoco, ci ha pensato l’uomo che non ti aspetti, Lautaro Valenti, con il colpo di testa vincente sull’ultimo pallone giocabile.

L’argentino è stato uno dei primi acquisti dell’era Krause, ma la sua avventura a Parma è stata contrassegnata dai troppi infortuni. L’ultimo gravissimo nell’aprile 2022 lo ha tenuto fuori dai campi per un anno e da quel momento l’argentino è rimasto un po’ ai margini. Sabato invece, alla prima da titolare in stagione, si è preso una bella rivincita personale, segnando un gol pesante in ottica salvezza. La sua rinascita però non deve esser fraintesa: anche con un Valenti in più, il Parma ha bisogno di difensori. L’infortunio di Circati ad inizio stagione e il problema di Osorio hanno complicato i piani di mister Pecchia in un reparto dove anche Delprato e lo stesso Valenti hanno saltato qualche gara per problemi fisici. Ecco perché in quella posizione c’è assoluto bisogno di almeno un acquisto, se non addirittura due. La grande certezza del prossimo mercato è proprio il nuovo difensore, possibilmente pronto subito per rimpolpare un reparto in difficoltà. Arriverà però probabilmente anche qualcosa in altri reparti, magari per coprire l’infortunio di Charpentier in attacco. In attesa che l’infermeria si possa lentamente svuotare: il migliore colpo di gennaio sarà il rientro di Bernabé.