Milan, Pioli: "Servono difensore e mediano, non i sosia di chi è partito. Adli impara in fretta"
Quando a Stefano Pioli viene chiesto cosa si aspetta dal mercato, l'allenatore del Milan ha le idee chiarissime: "Sulla carta mancano due ruoli, il difensore e il centrocampista". Dopo il trequartista, dunque, attende un altro paio di rinforzi. E ai taccuini de La Gazzetta dello Sport traccia gli identikit: "Non vogliamo sostituire chi se ne è andato con dei sosia, anche perché un altro Kessie non c’è. Ci servono due caratteristiche: esplosività e intelligenza".
Senza chiedere troppo, Pioli è contento così: "Un colpo alla Vlahovic da 80 milioni? De Ketelaere in prospettiva, in due-tre anni, può diventare un top europeo. Ogni società fa le proprie valutazioni: noi con un progetto sostenibile abbiamo dimostrato di poter vincere. Oltre un certo livello il club credo non voglia e non possa arrivare. Di sicuro non ho mai temuto che la nuova proprietà arrivasse e vendesse i giocatori più importanti: ci era stato detto in partenza che la filosofia sarebbe rimasta la stessa".
Sui nuovi, poi, il giudizio è più che positivo: "Adli? Ho letto che giustamente si è definito un centrocampista atipico: è molto intelligente, gioca in verticale. Si sta inserendo benissimo, a volte si muove fin troppo ma sta imparando in fretta. E non dimentichiamo Diaz, dal quale mi aspetto molto e di cui sono molto soddisfatto: da lui voglio più precisione nell’ultimo passaggio e più gol. Origi? Sa fare tutto: è molto attento, mi piace e ci darà soddisfazioni".