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Maifredi: "Italia, Frattesi alla Bellingham potrebbe fare sfaceli"

Maifredi: "Italia, Frattesi alla Bellingham potrebbe fare sfaceli"TUTTO mercato WEB
© foto di Balti Touati/PhotoViews
giovedì 13 giugno 2024, 07:20Serie A
di Simone Bernabei
Maracanã
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Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Maifredi:" Conte può far fare una retromarcia a Di Lorenzo. Frattesi mai fuori." Ordine:"Di Lorenzo è prima di tutto un grande uomo. Serve un sistema di gioco fisso." Impallomeni:"La spina dorsale nazionale Donnarumma, Bastoni, Barella, Scamacca."
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Ai microfoni di TMW Radio durante Maracanà, gigi Maifredi ha parlato anche della Nazionale di Spalletti in vista dell'Europeo che sta per prendere il via in Germania:

Come vede la Nazionale di Spalletti?
"Credo che tutto dipenderà da come si mette in campo. Se giochi a 4 dietro, la spina dorsale è a due. Credo che sia più importante capire come vuole giocare Spalletti. Abbiamo la possibilità di creare una squadra importante, ma penso sia difficile che faccia Frattesi e Chiesa dietro a Scamacca con una sorta di 5-2-2-1, non andremmo da nessuna parte. Frattesi non deve mai stare fuori, ha delle intuizioni che pochi hanno in Italia. Il Frattesi alla Bellingham poteva essere uno sfacelo, ma non lo ha mai provato".

Gigi Maifredi, l'allenatore del calcio Champagne. Un solo anno alla Juventus
Il suo era un calcio Champagne, per due motivi. Perché era lui stesso un rappresentante di vini, Veuve Clicquot, ma anche perché era spumeggiante, una ventata d'aria fresca fra la fine degli anni ottanta e l'inizio dei novanta.
Il 20 aprile 2024 ha compiuto 77 anni Luigi Maifredi, bresciano, che visse due vite: una da calciatore, spezzata troppo presto per gli infortuni, l'altra da allenatore, finito in un vortice negativo dopo avere allenato la Juventus e mai più ripreso, collezionando esoneri a ripetizione .
Un vero peccato, perché l'inizio di Maifredi è davvero incoraggiante.
Nella sua prima parte di carriera allena il Real Brescia, il Crotone come secondo di Oronzo Pugliese, poi il Lumezzane e l'Ospitaletto, squadre della provincia bresciana. Così il presidente del Bologna, Luigi Corioni, lo chiama al Bologna.
Ed è una vittoria su tutti i fronti, perché il Bologna gioca bene e diverte, ma soprattutto vince, arrivando alla promozione in Serie A nel 1988, raggiungo anche una storia qualificazione in Coppa Uefa due anni più tardi. Nel 1990-91 è Luca Cordero di Montezemolo ad affidargli la panchina della Juventus al posto di Dino Zoff.

Amico di Dalla, Morandi, Guccini e Carboni, della Bologna Dotta, probabilmente passare alla Torino di inizio anni novanta era un passo complicato.
Così l'inizio è una sconfitta per 5-1 contro il Napoli, ma il girone d'andata è stato discreto, con vittorie anche contro la Roma e il Parma per 5-0. Poi un Sampdoria-Juventus gli segna il destino: gli viene assegnato un rigore contro definito inesistente, lui si chiude in se stesso e incomincia a mollare la presa sul lavoro, tanto da permettere in un derby che fossero i calciatori a dire come giocare, perdendo per 2-1.
Alla fine la Juventus non si qualifica alle Coppe per la prima volta dopo 28 anni consecutivi, di fatto ufficializzando l'addio dopo una sola stagione.

"Se avessi dato retta ad Agnelli sarei ancora alla Juve. Ho sbagliato a mollare. Sono il Papa Luciani del calcio"

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