Lucarelli: "Kean può diventare devastante. A Firenze devono cambiare la traversa..."
Il brutto infortunio al ginocchio di Duvan Zapata è di quelli difficili da digerire. In primis per lo stesso giocatore, in seconda battuta ovviamente per il Torino che perde il suo bomber (e capitano) per diversi mesi. "Dispiace quando un giocatore subisce un infortunio del genere", sottolinea ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com l'ex attaccante ora allenatore, Cristiano Lucarelli: "Posso solo augurargli di riuscire a recuperare in tempi rapidi come feci io nel 2012 a Napoli, in tre mesi riuscii a tornare in campo. Detto questo, ovviamente il Toro perde un grande attaccante, un grande giocatore offensivo, però la squadra a questo punto avrà anche la possibilità di poter dare spazio ad altri giocatori, che speriamo possano sfruttare la situazione e dimostrare di poter sostituire Zapata, magari non con gli stessi risultati ma cercando di limitare i danni".
Lucarelli si sofferma anche su alcuni attaccanti della Serie A, tra cui Moise Kean nella Fiorentina.
"L'ho visto anche contro il Milan, se riesce a trovare concretezza negli ultimi 20 metri è un giocatore devastante per le caratteristiche fisiche che ha, per la forza fisica che ha, per la velocità che ha. Dopo Fiorentina-Milan, dovranno cambiare la traversa della porta sotto la Fiesole dopo la sassata impressionante che ha tirato… E' un generoso, gli va riconosciuto, ma è chiaro che se riuscisse a concretizzare un po' di più tutte le possibilità che ha in partita sicuramente può diventare un top player".
Con Kean out per lombalgia, nell'Italia adesso ci sono Retegui, Maldini, Raspadori e Lucca.
"Intanto bisogna fare i complimenti a Spalletti, che non sta guardando la carta d'identità dei giocatori e ha gli occhi a 360°, un atto di grande coraggio quando alleni la Nazionale italiana. Sta dimostrando di essere uno che i problemi li affronta, va elogiato. Spero che questi ragazzi vengano fuori in primis per loro stessi, ma anche per la Nazionale. Spero diventino elementi importanti per la Nazionale. Soprattutto se penso che anni fa litigavamo per assegnare la maglia numero 10 a Del Piero o a Totti e oggi in quel reparto soffriamo rispetto alla tradizione azzurra. Io sono rimasto fuori da Europei e Mondiali pur segnando 70 gol in tre anni in A vincendo anche la classifica cannonieri, ma c'erano giocatori fortissimi e potevamo lasciare calciatori importanti a casa. Ora non è così. Maldini sta dimostrando grandi cose, Lucca è un prospetto che ho affrontato in C, lo volevo a Terni quando lui era a Palermo, fui uno de primi a dire che avrebbe avuto un futuro importante. Secondo me è ancora al 50% delle potenzialità, che sono enormi, anche dal punto di vista tecnico. Se lui capisce cosa può fare, diventerà fortissimo".