Le pagelle dell'Italdonne - Malissimo, la difesa sulle palle inattive. L'attacco con punge
Durante 4 - Molto bene nelle uscite basse, con un paio di interventi decisivi su Blackstenius e Jakobsson, ma sui palloni alti dimostra inesperienza e anche un po' troppa timidezza. È vero che la Svezia sugli angoli intasa l’area di rigore, ma lei resta troppo bloccata sulla linea e non azzarda l’uscita per anticipare le avversarie, e magari conquistare pure un fallo. Sui tre gol in fotocopia subiti c’è anche la sua responsabilità.
Di Guglielmo 5,5 - Dalla sua parte agisce Rolfo che è una delle giocatrici di maggior talento, ma la romanista la tiene bene giocando sia d’anticipo che aspettandola. Concede poco alla calciatrice del Barça, rimediando anche una botta alla caviglia. La meno colpevole della linea difensiva. Dal 58° Lenzini 6 - Entra con la gara che è ormai chiusa e mette fisicità sia a destra sia al centro quando serve.
Linari 4 - Quando si prendono tre gol in fotocopia su azione d’angolo le colpe della difesa sono evidenti. Soprattutto se sei una delle giocatrici più forti fisicamente della tua Nazionale. Meglio nelle chiusure in anticipo palla a terra e nel primo tempo toglie anche un tiro insidioso di Rolfo dallo specchio della porta. Fa fatica a tenere Blackstenius quando l’attaccante può partire in velocità e nel finale si perde Blomqvist in contropiede che fa 5-0.
Salvai 4,5 - Come la compagna di reparto soffre tremendamente le palle inattive della Svezia pur essendo fra quelle che lascia meno centimetri di differenza alle avversarie. I tre gol in fotocopia sono anche responsabilità di chi non ha trovato le contromisure adatte, ma certamente la centrale bianconera ci mette anche del suo come tutta la difesa. Anche lei fatica contro Blackstenius
Boattin 5 - Meno arrembante di quella vista contro l’Argentina. Spinge meno e tiene più la posizione per evitare lo sfondamento di una Svezia che sfrutta tanto le fasce. Nel finale di primo tempo si fa travolgere anche lei concedendo il cross da cui nasce il 3-0 di Blackstenius.
Caruso 5,5 - Parte bene come tutta la squadra, dimostrando carattere e personalità, ma alla distanza cala anche lei e si fa travolgere. Manca quel dinamismo e capacità di inserimento che l’ha spesso resa protagonista con la maglia della Juventus. - Dal 71° Cernoia SV - Prova a dare qualità in mezzo e imprevedibilità nei lanci, ma la gara è ampiamente in ghiaccio e non riesce a incidere nella ventina di minuti in cui resta in campo.
Giugliano 5 - Il cervello della squadra parte bene come tutta la squadra, giocando a testa alta e con tranquillità, ma appena la Svezia alza baricentro e ritmi anche lei va in affanno e fatica in entrambe le fasi senza più ritrovare il bandolo della matassa.
Bonansea 5 - Prestazione opaca per una delle più esperte della squadra azzurra. Si sacrifica molto in copertura, ma non riesce a far valere velocità e tecnica quando avanza. Appare una lontana partente della giocatrice ammirata quattro anni fa che si prese la ribalta internazionale. Dal 58° Greggi 6 - Per lei il mismatch con le scandinave è ancora più evidente che per altre. Cerca di compensare con la solita aggressività e velocità, ma non è semplice nel contesto in cui entra in campo con la Svezia che gestisce il netto vantaggio. Ma entra con l’atteggiamento e l’intensità giusta.
Dragoni 5,5 - Passo indietro per il talentino azzurro che parte bene legando le due fasi e cercando anche la giocata difficile per innescare le compagne. Poi inizia con qualche errore di misura nel passaggio e alla fine viene trascinata da un’Italia che non sa reagire allo svantaggio. dal 58° Serturini 5,5 - Qualche tentativo di scatto per cercare un varco in una Svezia che appare granitica. Entrare sul 4-0 con la squadra moralmente un po' a terra non è però facile.
Cantore 5,5 - La più attiva in avanti anche se ogni tanto fa la scelta sbagliata. Pronti via dalla destra mette i brividi alla Svezia con la complicità di una Musovic non perfetta. Anche nel finale prova a dare la scossa con un paio di iniziative che però non portano a nulla. È stata la mossa a sorpresa di Bertolini e in parte non ha sfigurato nonostante il pesante passivo.
Beccari 5 - Questa volta gioca da prima punta e fin dall’inizio dialoga con le compagne arretrando per chiedere palla e scambiarla cercando di aprire varchi nella difesa. Però non va mai al tiro e alla distanza praticamente sparisce dal campo con la squadra che non la sostiene più e stretta nella morsa delle due centrali scandinave. Dal 75° Giacinti SV - Prova a dare profondità all’azione, ma viene poco servita dalle compagne.
Milena Bertolini 4 - In conferenza aveva messo l'accento sulla preparazione nei calci piazzati, sapendo che questo poteva essere un fattore decisivo, ma in campo quanto preparato non si è visto. Tre gol in fotocopia dove le scelte difensive non convincono al di là del mismatch fisico. La sua squadra dura 40' e poi crolla anche mentalmente di fronte a una squadra più forte ed esperta. Sceglie una squadra giovane e forse questo non ha pagato contro una squadra come quella scandinava. Contro il Sudafrica, che sarà decisivo per il passaggio del turno, servirà tutta un'altra Italia.