Kings League, GrenBaud: "Dalla paura di essere bullizzato ai Circus. Milan, momento di condoglianze"
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Cresce l'attesa per la quarta giornata di Kings League, con le partite in programma per oggi, lunedì 3 marzo. I Circus se la vedranno con gli Zebras e per parlare dell'andamento della stagione ma anche per raccontare la sua storia, il presidente dei viola, GrenBaud, all'anagrafe Simone Buratti, ha parlato in esclusiva a TMW.
Ci racconti la storia di GrenBaud?
"Nasce tutto molto a caso, facevo video su YouTube fin da bambino e naturalmente mi nascondevo per paura di essere bullizzato. Poi ho cominciato su TikTok e alla fine delle superiori dovevo scegliere se fare l'università o altro. Ho iniziato a fare le live su Twitch e sono andate subito bene. Per questo ho poi deciso di continuare questo percorso e non ho proseguito gli studi".
Hai detto che avevi paura di essere bullizzato, in che senso?
"Nel 2025 fare i video è una cosa bella, cool, che fa figo. Quando però facevo questa cosa a 12 anni era una cosa che ti predisponeva a tanti coppini. Facevo video ma durante le gite di scuola mettevo tutti i video privati perché l'incubo che qualcuno potesse beccare il mio canale sarebbe stata come la più grande umiliazione della mia vita. Mi vergognavo di brutto e mi sentivo un idiota".
Anche la musica è una cosa molto importante nella tua vita?
"Sì, tantissimo. Faccio fatica a dimostrare quanto ci tenga, perché ho avuto dei problemi nella mia esperienza nel grande schermo. Avventure non sempre perfette e impeccabili, che hanno fatto rumore sul web. Cose che mi hanno ferito".
Come nasce il tuo rapporto con la Kings League?
"Mi hanno contattato e ho subito accettato".
Un bilancio dopo le prime tre giornate?
"Molto bene direi. Peccato per la prima partita dove abbiamo perso immeritatamente ma era l'esordio e abbiamo subito un po' la cosa. Poi siamo partiti e speriamo di continuare così".
Squadra trascinata da Bertocchi, ma nei Circus c'è tanto altro. Ci racconti la tua rosa?
"Io sono fan di tutti i miei giocatori, dal primo all'ultimo dei draft fino alle wild card. Credo in ognuno di loro. Bertocchi è un attaccante fortissimo, quando l'ho annunciato in molti dicevano che non sarebbe stato all'altezza e adesso godo davvero tanto per le sue prestazioni e per i suoi gol. Fa tante cose ed è un punto di riferimento. Tommi Conte credo che sia il centrocampista più forte della Kings League. Poi c'è Fichera, ma come ho detto mi piacciono tutti i nostri giocatori, come Mantovani, che mi ha sorpreso, ma anche Uras, Massironi e Afzaz. Siamo veramente una bella squadra".
Il nome Circus da dove nasce?
"Viene dal fatto che su Twitch ho questo format chiamato "circo", dove io dovrei essere il pagliaccio, poi c'è il viola che è il mio colore".
Jody Cecchetto host social dei Circus. Da dove nasce la vostra collaborazione?
"Jody per me è come un fratello. Ci conosciamo da tanti anni e c'è un grande rapporto. Lo stimo tantissimo e lo coinvolgo sempre volentieri nei miei progetti".
Parlando di calcio, per che squadra tifi?
"Tifo per il Milan".
Non un bel momento per i rossoneri.
"Direi un momento di condoglianze...".
Come farà il Milan a uscire da questa situazione?
"Vorrei avere una risposta, non lo so, ma ne uscirà come ha sempre fatto. Da quando è andato via Pioli è cambiato tutto, non so se sia stata la scelta giusta, me i cambiamenti nel calcio ci sono sempre. a volte vanno bene, altre male. Il gruppo comunque è fondamentale, in ogni sport di squadra e se non c'è coesione con l'allenatore e non solo, non funziona niente".
Meglio il Milan in Champions o i Circus campioni in Kings League?
"Certamente... il Milan in Champions (ride ndr). No, sto scherzando. I Circus campioni".
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