Juventus-Cremonese 2-0, le pagelle: Chiriches mangia Vlahovic, ci pensano Fagioli e Bremer

Risultato: Juventus - Cremonese 2-0

JUVENTUS (di Dimitri Conti)

Perin 6 - Il tiro di Afena-Gyan alla mezz'ora è poco più che un passaggio, quello di Valeri nel secondo tempo idem. Nel mezzo per lui oltre cinquanta minuti di inattività.

Gatti 6 - Offensivamente la Cremonese dello Stadium è davvero poca roba, per larghi tratti della sua partita nulla. Osserva da dietro le quinte le fasi salienti dell'incontro.

Bremer 7 - Dietro c'è poco lavoro da fare, decide di provare a rendersi pericoloso sulle palle da fermo come da specialità. Nel primo tempo non sfonda, nel secondo sì e gioisce.

Danilo 6 - Con Gatti nei tre c'è da spostarsi a sinistra, l'uomo-immagine di questa Juventus non batte ciglio e ci si mette. Per alcuni momenti viene il dubbio che si sia annoiato.

Cuadrado 6 - Più placido e accorto rispetto alla versione garibaldina cui ci ha abituato negli scorsi anni. Sia perché non serve averlo sempre all'affondo, sia perché ne ha di meno. Dall'83' Barbieri sv.

Fagioli 7 - È di fronte a una sorta di partita del cuore. Risponde all'appuntamento con la durezza del suo destro, quella dei veterani. Senza pietà, anche se non esulta.

Paredes 6,5 - Nella sua stagione tanti passaggi a vuoto, non è così stavolta. Trova il modo di varcare la chiusa difesa della Cremo con idee taglienti, come l'angolo che porta al 2-0.

Rabiot 6 - Leader del centrocampo juventino anche senza sapere per quanto ancora, prova a mettere la sua firma sul tabellino ma si intenerisce più d'una volta davanti a Carnesecchi.

Chiesa 6,5 - A tutta fascia sul piede debole con minimo due avversari addosso, più che una partita sembra un esame di maturità. Stappa la sua gara accelerando per l'1-0 di Fagioli. Dal 67' Iling jr 6 - Che abbia del peperoncino nelle gambe e nel modo di intendere il gioco ce ne siamo accorti, dà un'altra conferma nello scorcio di cui beneficia.

Pogba 6 - Al rientro da titolare dopo una vita, non può che esserci grande hype. Ogni tocco, un grido dello Stadium: buoni movimenti, poi il patatrac. Si ferma ed esce: shock per tutti. Dal 24' Milik 6,5 - Dentro a freddo, prova comunque a svegliare i compagni dal torpore offensivo. Dopo una fase di assenza fa la sponda per il 2-0 di Bremer, quindi esce. Dall'83' Kean sv.

Vlahovic 5 - Chi lo credeva a riposo in vista del Siviglia, strabuzza gli occhi a vederlo in campo. Espressione identica per qualche tifoso di fronte alla sua gara: Chiriches lo mangia. Dal 67' Di Maria 6,5 - Tempo di prendere le misure col match e comincia a disegnare corridoi verticali per i compagni: Milik è in fuorigioco di un pelo, Rabiot sbaglia.

Massimiliano Allegri 6,5 - Gigioneggia in attesa di Siviglia, molte rotazioni ma regala l'inattesa sorpresa della titolarità a Pogba e, per altri versi, anche a Vlahovic. In cambio però riceve il brutto shock dell'ennesimo infortunio per il primo. Il passo di Chiesa e il destro di Fagioli indicano la strada per non far impantanare la partita, la arrotonderebbe Milik ma è in fuorigioco d'un'unghia, ci pensa Bremer. Tre punti che, almeno per il verdetto del campo, mettono in ghiaccio la qualificazione ai posti che portano in Champions.

CREMONESE (di Antonino Sergi)

Carnesecchi 6 - Non ha grandi responsabilità su entrambi i gol bianconeri, sul secondo di Bremer viene beffato dalla distrazione di Sernicola. Quando chiamato in causa risponde presente.

Ferrari 5,5 - Ha un compito complicato, quello di contenere Chiesa che comincia piano ma poi riesce a metterlo in difficoltà. Ha un passo diverso rispetto al sette bianconero e si nota. Dal 68' Buonaiuto 6 - Prova a farsi vedere ma la partita é ormai compromessa.

Chiriches 6,5 - Senza dubbio il migliore in campo della Cremonese, fascia di capitano al braccio e partita impeccabile. Sempre vincente nei contrasti, usa bene il corpo e nel finale salva anche sulla linea sul mancino di Rabiot.

Lochoschvili 6 - Regge il centrale georgiano, usa bene il fisico nei duelli ravvicinati con i centravanti della Juventus. Sempre abbastanza attento soprattutto nel gioco aereo. Dal 70' Sernicola 5 - Protagonista in negativo sul gol del raddoppio bianconero, serve letteralmente l'assist a Bremer che chiude anticipatamente il match.

Vasquez 5 - Gioca un discreto primo tempo, poi Ballardini ridisegna la retroguardia e viene saltato netto da Chiesa nell'occasione del gol del vantaggio bianconero. Troppo morbido.

Meité 6 - Ha compiti prettamente difensivi, lavora da schermo sui centrocampisti della Juventus. Svolge il suo compito diligentemente, qualche uscita palla al piede elegante per l'ex Milan.

Benassi 6 - Come per Meité, partita abbastanza bloccata nella propria metà campo per il centrocampista grigiorosso che battaglia in mezzo per inaridire le fonti di gioco bianconere. Dal 68' Castagnetti 6 - Prova a dare una mano nel momento di massima difficoltà.

Afena-Gyan 5,5 - Prova abbastanza anonima per l'ex Roma, schierato ala ma per via del gioco della Cremonese costretto ad arretrare il suo raggio d'azione. Combina poco nella prima frazione. Dal 46' Ciofani 5,5 - Senza palloni giocabili non gli si puo' chiedere di più.

Galdames 5,5 - Doveva dare un pizzico di qualità alla manovra offensiva della Cremonese che alla fine non c'é stata, in ombra in zona offensiva il cileno. Discreto invece il lavoro senza palla.

Quagliata 5,5 - Schierato diversi metri più avanti rispetto al solito, viene servito poco in profondità. Accusa anche qualche difficoltà nel confronto diretto con Cuadrado, presta il fianco al colombiano. Dal 46' Valeri 6 - Buon impatto il suo, prova qualche discesa in più rispetto al compagno sostituito.

Okereke 5 - Prima viene schierato punta ma abbandonato a se stesso davanti, qualche lancio nella terra di nessun nel primo tempo da parte della Cremonese. Qualche metro più dietro con l'ingresso di Ciofani ma la musica non cambia, mai pericoloso.

Davide Ballardini 5 - Il verdetto non é ancora scritto, sei punti sono tanti ma questa Cremonese oltre la compattezza non é mai riuscita a mettere in minima difficoltà la Juventus. Atteggiamento troppo remissivo, tanti lanci nella terra di nessuno e mai una vera occasione dal gol. Serviva quel po' di coraggio in più di chi non ha nulla da perdere.