Juric ha scoperto un inamovibile del suo progetto Roma. Angelino il leader inatteso
Uno dei jolly più preziosi della nuova Roma di Ivan Juric è senza ombra di dubbio lo spagnolo Angelino. E' interessante ripartire da quella che è una domanda che si sono posti anche i colleghi di Vocegiallorossa a proposito del mancino arrivato dal RB Lipsia. "In che ruolo gioca?". Perché è ovunque. Esterno. Braccetto. Attacca da interno. Imposta. Dà regia. Angelino sembra ancor più centrale nei meccanismi tattici di Juric dopo averlo a lungo visto giocare da protagonista.
Cambia senza scossoni
Tatticamente, lui che è nato terzino, diventato fludificante, è ripartito a fare il braccetto. "Juric arriva e lo sposta nella posizione di terzo della linea di difesa a tre. Risultato? Sembra che sia la sua posizione naturale. Sempre in proiezione, da braccetto moderno", la pagella del post gara di Tuttomercatoweb.com che lo promuove sia a livello tattico che tecnico.
Parole da leader
Dopo la gara contro il Genoa, prima dell'esonero di De Rossi, Angelino aveva parlato da leader. "Siamo destinati A lottare per le posizioni più alte. A noi fa male non ripagare il sostegno dei tifosi. Dobbiamo farlo al più presto e raggiungere i nostri obiettivi". Così l'iberico di Coristanco, classe 1997, è pronto a prendere per mano la Roma. Da jolly, da giocatore preziosissimo nello scacchiere tattico di Juric. Il mancino ha girato l'Europa e il Mondo: Manchester City, New York City FC, Girona, Maiorca, NAC Breda, PSV Eindhoven, Lipsia, Hoffenheim, Galatasaray. Forse, è arrivato il suo posto del mondo.