Italiano ha cancellato Thiago Motta. E può diventare il Gasperini di Sartori al Bologna

È un grande Bologna, quello che si approccia all'ultima sosta per le nazionali prima di un finale di stagione che vedrà i rossoblù impegnati all'interno di un calendario davvero complicato, che tra le altre cose li eleggerà a papabili giudici per lo Scudetto, visto che dovranno affrontare tutte e tre le prime in classifica. Intanto però, senza proiettarsi troppo in avanti e godendosi il presente, Bologna sogna a fianco della sua squadra e si gode l'approdo in piena zona Champions dopo 29 giornate di campionato. Per sapere se quello sarà anche il piazzamento finale c'è da attendere, ma di certo c'è per adesso che a Bologna stanno riuscendo a replicare il buono fatto vedere già nella passata stagione.
Non è stato sofferto né il cambio di alcuni dei protagonisti chiave per i traguardi dell'annata scorsa, né tantomeno il cambio in panchina. Anzi, oggi si può dire che Vincenzo Italiano stia cancellando la figura del suo predecessore. Di sicuro, a differenza di Thiago Motta, l'attuale allenatore del Bologna ha anche già un coro a lui dedicato, cosa che con l'odierno tecnico della Juventus invece, per esempio, non è mai accaduta. Italiano si è inserito alla perfezione in un contesto come quello del Bologna, realtà in cui stanno provando a replicare l'avvio della grande Atalanta, con cui c'è in comune la presenza dell'uomo mercato Giovanni Sartori, colui che ha creato la base del modello Bergamo.
E proprio come con la Dea, la volontà del club rossoblù sarebbe di legarsi più a lungo possibile con la guida sulla panchina, per renderlo un Gasperini del Bologna. Italiano ha infatti mostrato una dote che più delle altre sta convincendo l'ambiente, in primis dirigenti e proprietà: la capacità di valorizzare il capitale calcistico messo a disposizione dal club, aspetto che ha consentito per esempio di oltrepassare anche cessioni pesanti come quelle per esempio di Zirkzee o Calafiori avvenute in estate. Italiano si sta proponendo come elemento chiave per garantire al Bologna di rimanere su grandi livelli: la società, dal canto suo, lavora per rinnovare il contratto in scadenza al 2026 e scacciare le sirene che inevitabilmente sono già in arrivo. Tra tutte, quelle del Milan.
