Il giorno di Camarda. Sacchi: "Fonseca, che coraggio: se va male daranno la colpa a lui"
"Il coraggio è il padre dell’innovazione e, di conseguenza, del progresso. Ben venga, quindi, un allenatore coraggioso perché darà maggiori conoscenze alla sua squadra e lo spettacolo ne trarrà beneficio": così Arrigo Sacchi fra le colonne de La Gazzetta dello Sport elogia il tecnico del Milan, Paulo Fonseca.
Il motivo? La scelta di annunciare che schiererà Francesco Camarda oggi contro il Cagliari, dal primo minuto: "Sono sincero" - spiega Sacchi - ": non conosco in modo approfondito questo giovane attaccante, se non per le poche apparizioni che ha fatto in maglia rossonera. Ma se Fonseca lo ritiene pronto per giocare significa che ha qualità. Non ho mai incontrato allenatori che schierano calciatori nei quali non credono ciecamente".
Una scelta forte, non senza pericoli per il tecnico portoghese, secondo Sacchi: "Sicuramente, dando fiducia a un ragazzo di sedici anni, Fonseca si prende qualche rischio. Se incontrerà problemi durante la partita, o se la partita non si metterà sui binari giusti e magari il Milan non riuscirà a vincere, ecco che le colpe pioveranno sulla testa dell’allenatore. E’ inevitabile, perché questa è la cultura del calcio in Italia. Io, invece, dico fin da adesso che Fonseca fa bene a lanciare Camarda, indipendentemente dal risultato che scaturirà. Fa bene principalmente per due motivi. Il primo: schierare un ragazzo, del quale si apprezzano le qualità e s’intuiscono i margini di miglioramento, è un messaggio al futuro. Il secondo: così facendo l’allenatore dimostra di avere pieno controllo del gruppo e di non farsi condizionare dai nomi".