Il bel gioco non basta: al Frosinone serve un colpo grosso a febbraio

La gara col Milan di sabato pomeriggio ha confermato quanto visto in tante giornate di questo campionato: il Frosinone gioca bene al calcio ma contro avversari di caratura superiore fatica a conquistare punti.

Il bel gioco contro le big non basta
Cambiano gli avversari di settimana in settimana ma il filo conduttore del campionato dei leoni non muta: il Frosinone gioca bene al calcio. Del resto come dichiarato più volte dal tecnico Di Francesco, quella giallazzurra è una rosa costruita per giocare e attaccare non per difendersi e quando smette di macinare gioco subisce. Era già successo a Cagliari e in altre occasioni, col Milan è arrivata l'ennesima conferma: quando i canarini si abbassano e iniziano a buttare via il pallone prima o poi subiscono gol. La squadra di Pioli vista al Benito Stirpe, nonostante abbia tutt'altro valore rispetto a quella ciociaria, ha faticato a conquistare punti subendo per ampi tratti del match la voglia e le trame dei talentuosi ragazzi di Di Francesco. Il bel gioco che contraddistingue la formazione del tecnico pescare potrebbe però non bastare più per la salvezza poichè da qui in avanti servirà conquistare punti anche con le big, le squadre contro cui il Frosinone ha spesso ben figurato ma ha faticato a battere sempre per questione di particolari.

Febbraio complicato, serve un colpo grosso.
Servirà un colpo grosso nel mese di febbraio al Frosinone, altrimenti i canarini rischieranno di essere risucchiati dalla zona calda della classifica. Il calendario non è stato clemente con i canarini poichè dopo il Milan ci sono ora Fiorentina al Franchi, Roma allo Stirpe e poi Juventus allo Stadium. Un febbraio dunque che mette il Frosinone a confronto contro le big del campionato e obbliga i ragazzi di Di Francesco ad invertire la tendenza contro le prime: 4 punti conquistati contro le prime 9 in classifica su 33 disponibili. A Firenze, a Torino o contro la Roma in casa a Soulé e compagni verrà chiesto di far punti, provando magari ad usare per una volta più sciabola che fioretto.