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Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena dell'8 febbraio

Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena dell'8 febbraioTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 01:00Serie A
di Alessandra Stefanelli
Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena, ecco le notizie più importanti.

COMO, FABREGAS PIACE IN BUNDESLIGA: LO STOCCARDA CI PENSA PER LA PROSSIMA STAGIONE. ALBERTO COSTA SOFFIATO ALLO SPORTING. COSÌ LA JUVENTUS SPERA DI AVER TROVATO UN NUOVO CANCELO. IL PARMA AGGIUNGE QUALITÀ IN AVANTI: ONDREJKA PUÒ ESSERE PIÙ DI UN VICE MAN. MARIANELLA: "LA FIORENTINA HA ACCONTENTATO PALLADINO SUL MERCATO. ORA TOCCA A LUI”. COMO, IL PRESIDENTE SUWARSO BLINDA NICO PAZ: "CEDERLO? NO, FORSE FRA 3-4 ANNI"

Cesc Fabregas è uno degli allenatori emergenti che in questo momento si sta mettendo più in mostra. Il Como è un club decisamente molto ambizioso e il 37enne è più che mai dentro al progetto, visto che possiede anche delle quote della società. Secondo quanto riportato dalla Bild però, lo Stoccarda starebbe prendendo in considerazione l'idea di affidargli la panchina la prossima stagione.
Il tecnico ieri dopo la sconfitta per 2-1 dei suoi contro la Juventus, si è lamentato ai microfoni di Sky Sport per un penalty non concesso: "Non c'è alcuna interpretazione, è un rigore nettissimo: Gatti la devia e toglie a Douvikas la palla della vittoria. Alla fine perdi la partita e resti come uno stupido, con zero punti. Oggi non resto zitto perché a gennaio è già successo tante altre volte. Contro la Lazio Gigot entra duro su Nico Paz: non dico che è rosso, ma è io perdo un giocatore per tre partite e non arriva neanche un fischio o un cartellino giallo.
Col Milan fallo evidentissimo a metà campo: niente, corner e 1-1. Contro l'Udinese Goldaniga non tocca il giocatore, secondo giallo ed espulsione. L'opposto succede con Luca Pellegrini dopo un fallo su Diao. Sono tante partite che succedono cose del genere. Io non parlo per me: difendo Como, la società e la città. Basta. Scuso l'arbitro di stasera, ci sta che non l'abbia visto, ma quando questa giocata va al VAR sì che mi vengono i dubbi su come viene gestita la partita da una parte e dall'altra. O li fischi sempre rigori così o non li fischi mai, chiediamo giustizia".

E' stato il primo dei 4 colpi della Juventus nel mercato invernale da poco conclusosi. Alberto Costa è un esterno destro che arriva dal Vitoria Guimaraes, di fatto l'unico acquisto a titolo definitivo dei bianconeri delle ultime settimane: per portarlo alla Continassa Cristiano Giuntoli ha messo in preventivo un investimento da 12 milioni di euro più ulteriori 2 di bonus facilmente raggiungibili. Una formula che ha permesso alla Juventus di bruciare la folta concorrenza europea, col giocatore che sembrava inizialmente diretto allo Sporting CP.
Caratteristiche tecniche
Classe 2003, Costa è il classico esterno portoghese fatto di corsa fluida e spiccate qualità offensive. Per qualità sembra l'interprete ideale per l'idea di calcio di Thiago Motta, con fisicità e facilità nel fornire assist per i compagni. Da sgrezzare ancora tatticamente, soprattutto per quel che riguarda la fase di non possesso, ma in questo senso l'arrivo in Italia potrà certamente farlo crescere e migliorare.
La carriera
Arrivato giovanissimo, all'età di 10 anni, nel settore giovanile del Vitoria Guimaraes, dopo aver fatto tutta la trafila ha esordito in prima squadra nel gennaio del 2024 in Coppa di Portogallo. Da quel momento è rimasto in pianta stabile con i grandi anche se, nonostante le evidenti potenzialità, non ha trovato totale continuità d'impiego. L'esordio con la nazionale maggiore portoghese non è ancora arrivato, pur essendo seguito con attenzione dallo staff. In carriera ha però indossato la maglia dell'Under 18 e dell'Under 20 del suo paese.

Nel mercato invernale che si è da poco concluso, il Parma ha scelto di intervenire con forza per rinforzare il reparto offensivo a disposizione di mister Pecchia. E così oltre a Djuric, le attenzioni dei dirigenti sono andate verso Jacob Ondrejka, esterno offensivo svedese in arrivo a titolo definitivo dall'Anversa, in Belgio. Per il suo cartellino, il presidente Krause ha dato il via libera ad un investimento complessivo da circa 7 milioni di euro.
Caratteristiche tecniche
Classe 2002, è un esterno offensivo di piede destro che predilige partire da sinistra per cercare il centro del campo e arrivare al dribbling e alla conclusione. Il classico esterno a piede invertito, per intenderci. La velocità palla al piede è una delle sue migliori qualità e nell'ottica di sfruttare transizioni veloci e contropiede il suo profilo sembra più che adatto. Nel 4-2-3-1 con cui di solito si vede il Parma, Ondrejka può agire in tutti e tre i ruoli dietro il centravanti.
La carriera
Con i crociati ha già esordito, ma certamente il suo repertorio deve ancora farsi vedere. Ha iniziato a giocare in patria, nel Landskrona, club in cui si è formato e con cui ha esordito fra i professionisti. Quindi il passaggio al più blasonato Elfsborg nel 2020, società in cui è rimasto 3 anni e con cui ha segnato 15 gol in 91 presente. Da lì il trasferimento all'Anversa, club in cui nonostante alcuni problemi di infortuni ha messo insieme 45 presenze e 12 gol prima del trasferimento in Serie A.

In un intervento a Radio FirenzeViola, Massimo Marianella, giornalista di Sky Sport, ha parlato della Fiorentina: 2"Avevo colto che sarebbe stato un disastro perché non giocavano i nuovi e per tanti altri motivi, per me non era così ma certo non pensavo che facesse tre gol all'Inter. E' stata una partita giocata bene e in modo intelligente ed ha trovato un'Inter un po' presuntuosa in campo. Quello che emerge è anche la disposizione tattica, è un ricordo che i giocatori devono portarsi in campo anche in futuro. Bello quello hanno portato in campo in tanti, Ranieri, Kean e altri non solo per i gol".
Come giudica il mercato?
"Ho sempre detto che in una squadra che aveva fatto così bene nella prima parte non avrei toccato nulla, avrei solo parlato con quei due o tre giocatori che non erano contenti, pensavo a Quarta, Biraghi e Ikoné. Ed invece tra entrate e uscite hanno girato tanti giocatori ma le scelte sono state importanti e questa Fiorentina mi piace".
Il mercato indica una chiusura con il passato?
"Credo di sì ma credo che una cosa ha tirato un'altra. C'è stata prontezza ad agire come conseguenza, prendendo uno al posto di chi andava via. Il taglio è stato voluto in maniera molto netta, penso da parte dell'allenatore che non amava personalità così spiccate. Penso a Quarta, che aveva dei difetti ma che io vorrei sempre nel mio spogliatoio, ma faceva parte di un gruppo di giocatori che non voleva. La società ha fatto quello che voleva l'allenatore ed ora sta lui. Non è solo la partita vinta con l'Inter in cui le scelte erano obbligate. Voglio vederlo alle prese con un roster importante e mentre riecheggiano parole come Champions League ecc. Voglio vedere insomma come gestirà la situazione, di un roster che piace a tutti, con un attaccante che segna, con un entusiasmo da gestire... Già la prima decisione della lista Uefa è stata difficile per lui, io ad esempio Ndour lo trovo uno straordinario acquisto e avrei voluto vederlo in Conference, alla quale tengo moltissimo"
Come si trova l'amalgama?
"È una formula segreta, non c'è insomma la ricetta per far sì che persone diverse riescano ad avere una chimica straordinaria. Ma ho visto De Gea che in maniera naturale si è innamorato di Firenze e della Fiorentina perciò mi piace pensare che la città, la maglia... se riesci a capirne subito il senso e la magia trovi il modo di rendere di più. In un gruppo dove arrivano giocatori di qualità se remano tutti dalla stessa parte si ottiene di più. Se alla guida si mette Gosens può dare tanto. Ma anche Ranieri a me piace tanto, l'ho sempre sostenuto, anche con l'Inter al di là del gol ha fatto una partita straordinarie in termini di chiusure, gestione del gruppo e tanti altri dettagli. Insomma se l'armonia resterà anche di fronte a certe scelte, sarà importante e metto tanto anche sulle spalle di Palladino".

Nel corso dell'intervista rilasciata a Calcio&Finanza, Mirwan Suwarso, manager indonesiano e presidente del Como - club di proprietà dei fratelli Hartono - ha parlato anche di un giocatore che sta attirando sempre più attenzioni in chiave mercato, ovvero l'argentino Nico Paz.
La situazione legata a Nico Paz qual è?
"Non abbiamo intenzione di vendere nessuno dei nostri giocatori, almeno nel prossimo futuro. Forse tra 3/4 anni, perché sarebbe ingenuo non dire che i ricavi dalle cessioni dei giocatori fanno parte del business. E non siamo a corto di soldi, siamo ben supportati. Nei giorni scorsi ad esempio abbiamo fatto un’offerta per uno dei giocatori più importanti di questa lega, ma il club non voleva venderlo, e abbiamo fatto un’offerta per un calciatore anch’egli importanti che il club aveva accettato di venderci, ma il giocatore non voleva venire (secondo indiscrezioni di Calcio & Finanza si tratta del terzino del Milan Theo Hernandez, ndr). Non abbiamo paura di fare offerte per i giocatori più importanti, ma dobbiamo assicurarci che si adatti al budget".
Poi ancora: "Siamo in un momento in cui, se lasciassimo che il nostro ego guidasse le nostre decisioni, probabilmente faremo un’offerta per ogni giocatore del mondo, ma non lavoriamo così. Siamo governati dalla nostra forza e ciò significa che i nostri proprietari non ci supporteranno nel darci soldi mentre non stiamo generando entrate costantemente. Dobbiamo iniziare a guadagnare da soli costruendo il business".

UFFICIALE - DA LALIGA ALLA RUSSIA: ABERDIN LASCIA IL GETAFE E SI TRASFERISCE AL SOCHI, LE CIFRE. BARCELLONA, ARAUJO E IL CONTROSENSO DELLA CLAUSOLA DA 70 MILIONI: NON VALE PER LE BIG. IL BRASILE PUNTA DI NUOVO ANCELOTTI: DIETRO IL NUOVO TENTATIVO C'È UN PIANO DI RONALDO

In Russia il calciomercato chiude il 20 febbraio e i club hanno a disposizione dunque ancora 12 giorni per continuare a rinforzare i rispettivi organici. E così oggi il Sochi ha annunciato un nuovo innesto in difesa. Si tratta di Nabil Aberdin, 22 anni, difensore nato in Francia ma di nazionalità marocchina che si trasferisce sulle rive del mar Nero a titolo definitivo per una cifra, secondo i media locali, che si aggira sui 200 mila euro.
In questa stagione Aberdin aveva collezionato 4 presenze ne LaLiga e ora vola in Russia. Di seguito il comunicato ufficiale del Sochi: "Il difensore centrale marocchino Nabil Aberdin si è unito alla nostra squadra. La precedente squadra del giocatore 22enne era il club spagnolo del Getafe. Aberdin giocherà per il Sochi con il numero 24".

Ronald Araujo ha rinnovato il suo contratto con il Barcellona fino al 2031, ma in molti tifosi blaugrana, dopo aver visto che è stata inserita una clausola da "soli" 70 milioni di euro all'interno del suo accordo, erano già sicuri di perderlo la prossima estate. In realtà, secondo quanto riportato da As, l'uruguaiano non potrà andare in nessun club a quella cifra, perché quella non varrà per il Real Madrid e le altre big d'Europa. Le opzioni restano dunque limitate, visto che le "piccole" certe cifre non possono spenderle con facilità.

Carlo Ancelotti ha ribadito che il suo futuro è nelle mani del Real Madrid e del presidente Florentino Pérez: "Non deciderò io quando andrò via. So che quel giorno arriverà, ma non so quando: potrebbe essere domani, tra un anno, non lo so", ha dichiarato due settimane fa. Il tecnico italiano, legato ai Blancos fino al 2026, sa bene che nel calcio contano i risultati e che nulla è scontato, soprattutto a Madrid.
Nel caso di un addio anticipato, una destinazione possibile potrebbe essere il Brasile, che aveva già tentato di ingaggiarlo nel 2023. Il principale promotore di questa ipotesi è Ronaldo, ex attaccante del Real Madrid e attuale proprietario del Valladolid, che starebbe pensando di candidarsi alla presidenza della CBF nel 2026. Tra i punti chiave del suo programma ci sarebbe proprio l’ingaggio di Ancelotti, un'operazione in cui il suo predecessore Ednaldo Rodrigues ha fallito.
Rodrigues, infatti, aveva annunciato nell'estate 2023 l’accordo con il tecnico italiano per la panchina della Seleção, ma Ancelotti ha poi rinnovato con il Real Madrid, mettendo in difficoltà l’attuale presidente della federazione. Nonostante il forte sostegno popolare, Ronaldo dovrà superare gli ostacoli del sistema elettorale brasiliano, che favorisce Rodrigues grazie ai voti delle federazioni statali. Il due volte Pallone d’Oro ha già valutato altri grandi nomi, tra cui Pep Guardiola, e spera che la sua influenza e il suo progetto possano cambiare gli equilibri.

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