Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Frattesi: "Il primo anno al Sassuolo non fu facile. Il mio esordio da pro? Contro Bastoni..."

Frattesi: "Il primo anno al Sassuolo non fu facile. Il mio esordio da pro? Contro Bastoni..."TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 2 novembre 2023, 13:38Serie A
di Tommaso Bonan

Il centrocampista dell’Inter Davide Frattesi si racconta ai microfoni del format ‘New Brothers’ su DAZN. Si comincia raccontando dei suoi primi passi nel mondo del calcio: "Avevo quattro anni e mezzo, è stata mia madre a portarmi a giocare per farmi calmare, ero parecchio scalmanato… Ha chiesto alla pediatra se ci fosse uno sport che potesse aiutare a tranquillizzarmi. Nei primi tempi piangevo molto perché mi stancavo, quindi per lei funzionava. Alla fine è diventata la mia passione”.

Cosa avrebbe fatto se non fosse diventato calciatore?
“Il tennista probabilmente. Ma mi sarebbe piaciuto diventare avvocato. Il primo stadio? Il Curi di Perugia. Facemmo un torneo quando ero molto piccolo. All'epoca eravamo tutti super felici”.

La prima partita da professionista?
“Fu in Coppa Italia nel 2017, fu una grande emozione. E nell’Atalanta giocava Bastoni”.

Faceva il portiere da piccolo?
“Sì, poi ho fatto anche l’attaccante. Franceschini mi cambiò ruolo mettendomi mezzala, anche lì sul momento non ero d'accordo e infatti mi lamentavo sempre. Oggi lo devo ringraziare".

Chi è stato il suo più grande sostenitore?
"Mio nonno, ogni tanto lasciava affisse le pagelle col commento sulla porta di casa. Credo sia stato senza dubbio lui".

Un momento difficile nella sua carriera?
"Dopo la fine del Settore Giovanile, quando andai al Sassuolo. Non giocavo e poi mi ruppi il quinto metatarso. Fu un anno particolare, ma sono cose che vanno messe in conto. Non è facile che vada sempre tutto bene".

Un pregio e un difetto?
"Quando voglio una cosa ci provo fino alla fine. Il difetto è che sono permaloso ogni tanto. Le mie caratteristiche? Sono un incursore, faticatore, la terza è una cosa che devo migliorare, ovvero la gestione della palla".

Quanto è importante la vita da spogliatoio?
"Tanto perché è lì che si vincono le partite. Sembra retorica, ma è la verità. Se il gruppo è forte, gli obiettivi da impossibili diventano possibili".

È più importante più il talento o la determinazione?
"La seconda, senza dubbio. Ci sono tanti esempi di giocatori talentuosi che non rendono alla lunga senza testa. E, viceversa, giocatori con meno talento che con umiltà raggiungono traguardi importantissimi".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile