M. Llorente e l'Atletico Madrid applaudono Morata: "Con la Juve si è ripreso la Roja"
La pausa per le Nazionali è ormai archiviata e in Spagna è, così, di nuovo tempo de LaLiga. Si rinizia col botto, col partidazo tra Atletico Madrid e Barcellona in programma domani sera al "Wanda Metropolitano" per il 10° turno di campionato. Un appuntamento imperdibile, che TuttoMercatoWeb.com ha avuto il piacere di presentare in esclusiva per l'Italia con Marcos Llorente, ex Real che in poco più di un anno è già diventato un leader dei colchoneros di Simeone. Col centrocampista/attaccante classe '95 ne abbiamo approfittato, ovviamente, anche per commentare il rendimento strepitoso del suo grande amico ed ex compagno di squadra Alvaro Morata, trascinatore della Juventus e fresco di ritorno in Nazionale.
Llorente, innanzitutto com'è la situazione Covid in Spagna attualmente?
"In Spagna la situazione è molto complicata, stiamo vivendo con restrizioni dure che dobbiamo però rispettare tutti. Serve stare attenti nelle relazioni quotidiane, il Covid non è uno scherzo e dobbiamo essere molto responsabili. Speriamo che tutto questo passi presto, vogliamo tornare a rivedere i nostri tifosi allo stadio, a rivedere la magia del calcio".
Che partita si aspetta contro il Barcellona domani?
"Sarà una partita molto importante sia per noi che per loro. Parliamo di una delle squadre più grandi al mondo, con calciatori di altissimo livello. Ho sempre sognato di giocare gare così e non vedo l'ora che l'arbitro fischi l'inizio".
Quanto peserà l'assenza di Luis Suarez (positivo al Covid) in casa Atleti?
"Luis è una perdita pesante, ma abbiamo comunque una squadra molto competitiva. Chi scenderà in campo darà il 110%, non ho dubbi su questo".
È cresciuto e ha giocato tanti anni nel Real Madrid: questo la spingerà ad avere un ulteriore stimolo nel big match contro il Barça?
"Io non sono anti-Barça, non sono mai stato anti-nessuno e ci tengo a precisarlo. Sono davvero motivato per questa partita, non penso a nient'altro. Abbiamo una grande opportunità e vogliamo battere il Barcellona".
Chi vede favorito sulla carta?
"Non ci sono favoriti, noi e il Barcellona abbiamo il 50% di possibilità: chi farà meglio, vincerà".
Che sensazione si prova ad affrontare un certo Lionel Messi?
"Leo è Leo, ma il Barça non è solo Messi. Mister Koeman allena tanti altri grandissimi giocatori, dovremo fare del nostro meglio per cercare di creare a tutti loro qualche problema".
Personalmente, che opinione si è fatto del caso Messi?
"La questione è tra Messi e il Barcellona, non tocca certo a me parlarne. Non mi sono fatto un'opinione al riguardo, sono sincero".
Parliamo invece di lei: la vittoria di Anfield, agli ottavi di finale della passata Champions League, è stata la partita della sua consacrazione. È d'accordo?
"Assolutamente sì. La partita di Anfield è stata una bella svolta per la mia carriera, anzi mi ha letteralmente cambiato la vita. Io dico sempre però che nel calcio bisogna confermarsi ogni giorno. So che ho fatto una buona prestazione col Liverpool, ma l'importante è mantenere col tempo questa continuità di rendimento. Ci sto riuscendo e sono molto felice di ciò che sto facendo: avanti così!".
È vero che ha chiamato il suo cane "Anfield" dopo quella magica notte?
"Il cane è di mia mamma, non mio. Quel giorno è stato davvero felice per lei: mia madre mi segue da sempre con grande affetto e, quando pochi mesi dopo le abbiamo regalato un cane, ha deciso quindi di chiamarlo così. La mia doppietta col Liverpool le ha regalato emozioni indimenticabili".
Come si sta trovando con mister Simeone e, in particolare, nella nuova posizione che le ha disegnato in campo?
"Mister Simeone mi ha insegnato molto, mi sono trovato molto bene finora con lui. Sono arrivato qui da centrocampista, poi il mister mi ha proposto di avanzare il mio raggio d'azione e oggi sono diventato quindi quasi un attaccante. Sono molto contento di poter aiutare l'Atletico, in qualsiasi ruolo".
Discontinuo ne LaLiga, schiacciasassi in Champions: vi sentite al livello di questo Barcellona?
"Cerchiamo di non paragonarci a nessun'altra squadra, noi siamo l'Atletico Madrid e in ogni partita dobbiamo dare il massimo a prescindere dall'avversario. Proprio questa mentalità ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi, dobbiamo ragionare una gara alla volta".
C'è un suo ex compagno, infine, al quale la nuova aria italiana sembra aver fatto davvero bene: parliamo di Alvaro Morata, autore di ben sei reti con la Juve in quest'avvio di stagione
"Alvaro è un grande amico oltre che un ex compagno di squadra, siamo tutti felici per lui qui all'Atletico. Sta facendo delle grandi cose con la Juventus e, proprio grazie a questo, è tornato anche a vestire la maglia della Nazionale spagnola. Spero ovviamente che Morata possa continuare così, gli auguro il meglio e ne approfitto per salutarlo con affetto".