Dovbyk segna, Krstović trascina: Lecce-Roma ai piedi dei bomber

Sabato alle 20.45, al Via del Mare, Lecce e Roma si affrontano nella 30ª giornata di Serie A. Due squadre agli antipodi per ambizioni, ma unite da un dettaglio curioso. I loro bomber, Nikola Krstović e Artem Dovbyk, hanno segnato lo stesso numero di gol in campionato: 10 reti a testa. Ma guai a pensare che abbiano lo stesso peso specifico.
Dovbyk, attaccante ucraino della Roma, ha disputato 25 partite mettendo a referto 10 gol e 2 assist. Il suo contributo si è tradotto in 6 vittorie e 3 pareggi, con la squadra giallorossa che vola nei piani alti della classifica. La Roma, con lui in campo, ha una media punti di 2.10, un ritmo - strano a crederlo - da Champions League. Oltre ai numeri offensivi, l'undici giallorosso ha segnato 4 gol decisivi per portare a casa i tre punti, dimostrandosi letale nei momenti cruciali.
Dall’altra parte c’è Krstović, il montenegrino che si carica il Lecce sulle spalle. In sole 8 partite giocate, ha già realizzato 10 gol e fornito 3 assist. Ma qui viene il bello: il Lecce ha segnato appena 21 reti in tutto il campionato, quindi praticamente la metà porta la sua firma. I suoi gol hanno fruttato 4 vittorie e un pareggio, ma la media punti dei salentini con lui in campo è di 1.63. I suoi 3 gol-vittoria sono stati ossigeno puro per una squadra che lotta per la salvezza.
La grande differenza tra i due? Il coinvolgimento nel gioco e il sacrificio difensivo. Dovbyk è un finalizzatore puro, letale sotto porta, ma poco presente nelle dinamiche difensive. Il suo contributo dietro è quasi nullo: 0 intercetti e appena 0.2 contrasti a partita. Krstović, invece, combatte su ogni pallone, pressa, rincorre, sporca le linee di passaggio. Difensivamente è più presente, e questo si riflette nel numero di falli subiti (1.5 a partita contro gli 0.4 di Dovbyk) e nei cartellini gialli ricevuti (4 contro 0).
In sintesi? Nonostante da Dovbyk ci si aspetti di più, numeri alla mano è il killer d’area di una squadra che ha iniziato (con Ranieri) a viaggiare a ritmi alti. Krstović è il guerriero di una squadra che si aggrappa a lui per restare a galla.
