Como, Fabregas: "Due punti persi. Nico Paz non sta bene"
22.50 - Tra pochi minuti l'allenatore del Como Cesc Fabregas prenderà la parola in conferenza dalla sala stampa dello Stadio Olimpico per commentare il pareggio di questa sera per 1-1 contro la Lazio. Segui la diretta testuale su TUTTOmercatoWEB
23.13 - È iniziata la conferenza stampa di Cesc Fabregas
Lascia l'Olimpico con qualche rimpianto?
"Sono arrabbiato per il risultato, sono due punti persi. Sono però orgoglioso della performance della squadra, siamo giovani e stiamo facendo tanti passi in avanti. Per tanti era la prima all'Olimpico e fare una performance del genere è importante. Loro hanno una panchina fortissima e possono vincere anche con le assenze che avevano oggi. Non c'è Perrone e Sergi Roberto e la squadra vuole giocare, si fa male Nico Paz e la squadra gioca. Io chiedo questo, vedo il calcio così e loro lo fanno. Complimenti alla squadra. Ci è mancata lucidità nel finale, vogliamo sempre attaccare e ci è mancata un po' di pazienza nel palleggiare maggiormente per entrare poi nello spazio come nelle occasioni di Strefezza e Belotti. Quando sono in 10 loro possono solo vincere in contropiede, Baroni si è messo 4-4-1 e ha fatto benissimo con il doppio terzino per contrattaccare con Tavares. Dovevamo tenere di più il palleggio e non devono più uscire dalla loro area, ma stiamo crescendo e non posso chiedere che tutto sia perfetto in questo momento".
Come sta Nico Paz?
"Nico in questo momento non sta bene, la caviglia è molto gonfia e dovremo vedere nei prossimi giorni. Grandi complimenti a Dossena perché ha avuto la stessa cosa due giorni fa ma non abbiamo difensori e ha dovuto giocare per forza anche se era zoppo nel finale. Questa però è la squadra, c'è voglia di sacrificarsi per tutti i compagni".
Come giudica l'esordio di Butez?
"Sono tutti portieri di valore, Pepe ha 42 anni ma quando lo vedi allenarsi sembra un ragazzino. Jean ha fatto molto bene, noi vogliamo calciatori che hanno nel sangue il nostro calcio. Ci vuole coraggio per fare quello che chiedo ai ragazzi, serve tanta personalità anche per un portiere quando ti pressano uomo contro uomo. Ha iniziato un po' nervoso, ma poi è cresciuto. È reattivo e para bene, migliorerà ancora".
Come giudica il livello della Serie A?
"Non sono qui per giudicare nessuno. Qui vedo maggiormente che conta solo il risultato, questa è la cultura in Italia. Puoi fare molto bene ed essere massacrato perché non hai vinto o portato in trionfo anche quando giochi male e vinci. Io voglio prestazioni, voglio calciatori che hanno talento e intelligenza. Con tutti i dati e le informazioni che abbiamo possiamo sapere chi corre di più, chi è più veloce e allora Da Cunha, Strefezza, Cutrone e Alberto Moreno non possono giocare mai. Io vedo il calcio in un altro modo, dobbiamo poi mettere in campo quello che facciamo durante la settimana. Noi vogliamo proporre, abbiamo preso gol su una nostra uscita palla da dietro. Come risponde la squadra? Lanciamo la palla lunga? No, continuiamo a giocare. Io voglio giocatore di personalità e intelligente, voglio gente con fame e giovani che vogliono migliorarsi. Come allenatore vedo così il calcio, vogliamo andare per questa squadra e dobbiamo andare avanti con intelligenza".
Stanno crescendo più i calciatori o Fabregas?
"Tutti e due, stiamo crescendo insieme. Non ho avuto la fortuna di andare in giro a vedere come lavorano i colleghi, finita la carriera da calciatore ho subito iniziato ad allenare la Primavera e poi la prima squadra. Io sono molto fortunato ad avere questo gruppo e sto crescendo con loro. Voglio portare gente che ha questa fame e questa cattiveria, imparo io e imparano loro con me. Si è visto oggi la voglia che hanno avuto di competere contro una squadra come la Lazio. Stiamo migliorando e dobbiamo continuare a crescere".
Che impatto hanno avuto i nuovi?
"L'impatto è stato ottimo se si considera che hanno fatto due allenamenti con noi. Abbiamo cercato di dargli più indicazioni possibili sul nostro modo di giocare, Assane è entrato prima del previsto e a sinistra ci può dare gamba, personalità e struttura. Deve migliorare tantissimo nella lettura del gioco, ma ha 19 anni e mi piace tantissimo lavorare con questi giocatori e farli crescere, ti ascoltano e per me questo è fantastico".
23.25 - È terminata la conferenza stampa di Cesc Fabregas