Come mai non stanno più giocando Fagioli e McKennie? La risposta di Motta in conferenza
Il tecnico della Juventus, Thiago Motta, nella sua conferenza stampa di presentazione della sfida contro il Milan, ha parlato anche di alcuni singoli: "Come mai non stanno più giocando Fagioli e McKennie? Perché gli altri stanno facendo molto meglio, stanno meglio ed è per questo che giocano. Anche gli altri in panchina sono importanti. Si gioca per 95' minuti. Quando sono entrati hanno aiutato la squadra. 90 o 15 minuti, tutti devono essere decisivi. Locatelli e Thuram stanno bene, Fagio e Wes devono aiutare. O se iniziano devono far sì che la squadra funzioni nel modo giusto".
Cosa pensa del Milan?
"È una squadra molto forte in transizione. Dobbiamo fare molto attenzione a questo che sia Leao, Morata, Loftus-Cheek, Pulisic. A livello collettivo dobbiamo capire le situazioni di gioco, quando ricompattarci e non lasciare spazi o profondità. Come sempre. Non facciamo una difesa individuale, poi succede durante la partita, ma devi avere sempre l'aiuto del compagno e della squadra nell'affrontare l'individualità".
Ci racconta la crescita di Weah?
"Mi piace tutto in questo momento tutto quello che fa. Mi piace tantissimo che faccia gol. Per loro è molto importante. È un giocatore molto interessante, perché da tantissime alternative. È generoso e responsabile. Capisce quello di cui ha bisogno la squadra, le consegne, quello che diamo durante la partita. Siamo contenti che sia con noi e deve continuare così. Sia dall'inizio che a partita in corso".
Si aspettava questo rendimento di Kalulu?
"La cosa più importante è che lui ha sempre voluto venire. Dal primo giorno si è messo a disposizione del gruppo. Lui è capace di coprire tante posizioni in difesa, perché è disponibile e generoso. E' intelligente, disponibile, generoso, anche leader a suo modo. Parla poco, ma parla in modo giusto, con il tono giusto quando lo fa, cercando di costruire, aiutare, siamo molto contenti di avere lui nel gruppo. Deve continuare a lavorare nella stessa maniera. Non deve cambiare niente, aiutare la squadra. E' uno di quelli in squadra che giocando tanto riesce a mantenere il livello durante tutte le partite, e non è facile, fisicamente e mentalmente. Soprattutto mentalmente, e non è facile. Per questo gioca in una squadra di altissimo livello come la Juventus".
È stato vicino al Milan? La partita si giocherà sulle fasce?
"Mai stato vicino al Milan. Le fasce sono molto importanti, ma anche noi siamo forti. Sappiamo la loro forza, ma anche nel cuore del gioco è importante quel dominio lì. Hanno giocatori che lo fanno molto bene. Fofana, Reijnders, Loftus. Punto di forza che dà equilibrio alla squadra. Per poter portare la partita dove conviene a noi".