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Chivu sulla situazione della Roma: "Le pressioni che ci sono lì non ci sono da nessun'altra parte"

Chivu sulla situazione della Roma: "Le pressioni che ci sono lì non ci sono da nessun'altra parte"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 29 ottobre 2024, 18:08Serie A
di Tommaso Bonan

"Ho un bel rapporto con loro e qualche chiacchierata c'è stata, ma ora hanno un altro allenatore". Cristian Chivu, intervistato da Radio Serie A, torna così sull'ipotesi Ajax, che poi ha virato su Farioli. E, conclusa l'avventura alla guida della Primavera dell'Inter, non chiude a un ritorno in nerazzurro, magari se e quando arriverà l'Under 23: "Io i pensieri li faccio su tutto, non potrei mai dire no . Il progetto U-23 è importante, è meglio tenere i giovani in casa, osservarli direttamente. Inoltre possono allenarsi con la prima squadra: lavorando in questo modo, non puoi che migliorare".

Si passa poi hai trascorsi in Serie A e alla sua carriera da calciatore: "Ho capito subito che era un campionato duro, che tutte avevano giocatori di qualità: su tutti, penso al Brescia di Roberto Baggio. Sono migliorato quanto ad attenzione, bisognava avere le antenne dritte: ho imparato a restare concentrato sulla partita. Un allenatore che avrei voluto? Ne ho auto di bravi, è sempre stato uno scambio di informazioni che hanno aiutato la squadra".

Chivu ha anche commentato la situazione delicata della Roma: "Se non sei dentro non riesci a capire. Tre allenatori in otto mesi sono indicativi. Non è semplice dare continuità. Sono arrivati giocatori diversi, bisogna inserirli. Roma non è una piazza semplice. Ci vuole un po' di tempo per calarsi nella realtà della capitale. Particolare ma bellissima allo stesso tempo. Io ho fatto il salto da Amsterdam a Roma. Ho fatto due gol nelle prime due partite e questo mi ha spianato la strada. Sono diventato subito un idolo. Ero più concentrato a mantenere i piedi per terra. Le pressioni che ci sono lì, per la magica non ci sono da nessuna parte. Mi è capitato di ascoltare le radio romane girando in macchina per la città, ascoltavo la passione infuocata dei tifosi".

Spazio all'ipotesi di un ritorno in campo di Francesco Totti: "Finché non accade non ci credo. È impossibile. Non so quanto si allena, ma oggi volano rispetto a noi. È un altro calcio. Il cervello può darti degli input ma il corpo non aiuta più".

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