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Bologna, Ravaglia: "Dopo il Parma, il mister era arrabbiato, lo eravamo tutti"

Bologna, Ravaglia: "Dopo il Parma, il mister era arrabbiato, lo eravamo tutti"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 21:45Serie A
di Simone Lorini

Il portiere del Bologna Federico Ravaglia è tornato a parlare del suo Bologna e dell'inizio di stagione non esaltante sia in Seria A che in Champions League. Durante l'intervista al Resto del Carlino si è espresso anche sul pareggio a reti bianche contro il Parma analizzando così i motivi di questo inizio un po' a rilento dei rossoblu: "Si spiega che è il primo anno con questo doppio impegno. Non è una scusa, non cerchiamo alibi, ma probabilmente un po’ di stanchezza l’abbiamo accusata. Poi lo so che col Parma in casa ci si aspetta la vittoria, ma ogni gara fa storia a sé: abbiamo avuto tante occasioni per sbloccarla. Ci sono momenti in cui ti riesce tutto e mascheri anche quelle che sono le tue difficoltà. Altri, invece, in cui potevi vincere, stravincere, come con l’Udinese o con l’Empoli, ma lì la prestazione viene oscurata dal risultato e allora cominciano i dubbi. Il calcio è così. Poi certo, potevamo avere qualche punto in più? Sì. Per me, però, è solo un momento, facilmente risolvibile. Dopo il Parma, il mister era arrabbiato, lo eravamo tutti. Ma poi ci siamo subito messi con grande voglia a lavorare sulle nostre difficoltà", sottolinea ParmaLive.com.

Il 24enne italiano ha poi parlato della sua passione di portiere e di come avesse sin da piccolo già chiaro che ruolo fare: "Ho sempre avuto le idee chiare, colpa di due persone: mio papà che giocava in porta e Gigi Buffon, il mio idolo da bambino, volevo diventare come lui. L’ho sfidato due volte, quand’ero in prestito a Frosinone (2021-22, ndr) e lui era tornato al Parma. Custodisco gelosamente le sue maglie: mi ricordano da dove sono partito e dove sono arrivato”.

Il portiere rossoblu si è poi espresso anche su Dallinga e sul momento no del Bologna: "Dallinga è arrivato in un mondo nuovo, con tanta pressione addosso. Però, occhio: mi ricorda lo Zirkzee di Parma e quello della prima stagione da noi. In allenamento pensavo fosse un fenomeno: ma ci ha messo un anno per esplodere”.

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