Barzagli: "Del Piero alla Juve se fa un percorso. Mancini? Chi si comporta bene ci rimette"
"Io sono sempre dell'idea che è sempre bello avere dei giocatori che sono stati bandiere e icone all'interno del club". Andrea Barzagli, intervistato da Radio Serie A, commenta così la possibilità di un ritorno di Alessandro Del Piero, in una nuova veste, alla Juventus: "Allo stesso tempo credo ci sia un percorso da fare e non è tutto scontato. Tutti vogliono Del Piero nel club: è normale, ma se facesse il suo processo di crescita. Che sia un simbolo del club lo noto quando vado all'estero: Juventus e Del Piero. Ci starebbe bene, ma c'è un percorso da fare".
Yildiz come Del Piero?
"Andrei piano con i paragoni, una cosa è certa, ha talento e a quell'età vedere certi gol di fa sorridere. Speriamo che cresca, ha un allenatore che sa come si gestisce bene un calciatore giovane e bravo, perché Allegri sa come toglierti la pressione. Mi ricordo quando arrivò Dybala, pagato 30 milioni dal Palermo, i primi due mesi non giocava. C'era talmente tanta pressione... e poi per fortuna è entrato, perché iniziò a segnare".
Mancini ti ha chiamato per entrare nello staff della Nazionale e poi se n'è andato in Arabia Saudita.
"Sul fatto che fossi davvero una sua scelta ho avuto dei dubbi, che poi mi ha smentito sentendomi con lui, dicendomi che ero una sua scelta. Dovuta, non lo so, forse forzata... Poi ci sono rimasto male perché mi ero fatto un'idea, ma più passavano i giorni e più vedevo che non si muoveva niente. Ho avuto qualche dubbio, poi ognuno ha fatto le sue scelte e si è preso le sue responsabilità, sta di fatto che chi si comporta bene è quello che ci rimette sempre di più. Stai dietro alla Figc, stai dietro a Mancini, lasci Dazn, per fortuna in maniera buona, e alla fine mi sono ritrovato a fine luglio a non avere nessun ruolo. Ho detto inizio l'anno e andrò a correre sull'Arno. Questo succede quando, in un ambito lavorativo, ognuno ha le sue ambizioni".