Velthuis: "Il Sassuolo mi seguiva da tempo. Spero di rimanere a lungo. Ho parlato con Grosso"
Tijs Velthuis non ha ancora esordito con la maglia del Sassuolo ma è stato uno dei cinque acquisti di gennaio. Intervistato in Olanda, durante De Voetbalkantine su ESPN il giocatore ha parlato del suo recente trasferimento in Italia e in neroverde. Ecco le sue parole raccolte, tradotte e trascritte per voi da SassuoloNews.net: "Piano piano sto imparando l'italiano. Prendo lezioni durante la settimana e l'apprendimento sta andando piuttosto bene. Devo farlo in fretta perché qui tutti parlano italiano quindi non puoi davvero restare indietro. Capisco abbastanza la lingua ma ancora non riesco a parlarla bene. Il video col Sassuolo dopo l'arrivo? Solo poche parole ma ho dovuto esercitarmi un po'".
Velthuis ha parlato del suo approdo alla Salernitana: "Io adesso gioco in Serie B. In Italia adesso si gioca un calcio moderno. Tante squadre giocano col 4-3-3, non c'è il vecchio catenaccio. Ci sono squadre molto fisiche e che magari giocano con le palle lunghe ma sempre più squadre giocano davvero a calcio e puoi imparare molto da queste situazioni. Io arrivo al Sassuolo dopo l'esperienza alla Salernitana che ha cambiato molto, c'erano un nuovo allenatore e un altro allenatore che avevano un'altra visione in mente. Alla Salernitana giocavamo un bel calcio, volevamo tornare nel minor tempo possibile in Serie A ma abbiamo perso molte partite e c'era un sacco di pressione. Poi è stato esonerato l'allenatore, poi con il nuovo tecnico si è rivisto il vecchio calcio italiano con il 5-3-2 e palla lunga e ora sono arrivato al Sassuolo che sta facendo molto bene e gioca con il 4-3-3, quindi da questo punto di vista si adatta davvero molto bene a me".
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Poi l'arrivo a Sassuolo tra presente e futuro: "Il Sassuolo è conosciuto, ha giocato molti anni in A. La squadra gioca bene. Nel mio contratto c'è un'opzione di riscatto per il club, quindi sta a me dimostrare che ci sono. Io devo pensare a lavorare bene nei prossimi bene, devo pensare a me e a lavorare sodo. L'arrivo in Italia? Ho dovuto abituarmi a tante cose diverse, soprattutto a un nuovo modo di giocare, alla lingua che per me è davvero difficile per comunicare con tutti, ecco perché non sono riuscito a esprimermi al massimo. Il Sassuolo mi aveva cercato anche in estate e la mia scelta è stata facile. Ho parlato con l'allenatore e mi ha detto anche lui che mi aveva seguito perché ero un giocatore interessante e che gli sarebbe piaciuto allenarmi e sono sicuro che avrò la mia occasione. Ritorno allo Sparta? Spero di proseguire qui. È un bel passo andare all'estero, dove puoi imparare davvero tanto e io sto imparando e sento di non aver ancora finito di imparare quindi anche se teoricamente posso tornare allo Sparta spero di proseguire ancora qui".