Laribi: "Se a Sassuolo non mi fossi fatto male al ginocchio forse la mia carriera sarebbe stata diversa"
L'ex Sassuolo Karim Laribi continua a giocare in Serie D. L'ex neroverde ha di recente firmato con l'Anzio e ha parlato di questo e molto altro ai microfoni di CalcioCesena: "Ormai, nel calcio moderno, un atleta di 33 anni è considerato un vecchio. Un atleta bollito. Ma non mi fascio la testa più di tanto, va bene anche così. Sono felice di aver sposato il progetto dell’Anzio. In questo club cercherò di portare in dote la mia esperienza. Ho gli stimoli giusti per fare bene, voglio fare un gran campionato…”.
Che ci dice allora di questo Cavalluccio attualmente quarto in classifica?
“Dico che l’avvio di stagione dei bianconeri è stato ottimo. Non è mai facile, per una matricola, riuscire ad ambientarsi in fretta alla Serie B. Il Cesena c’è riuscito. Siamo solo all’inizio, però…”
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Però?
“…però, se il buongiorno si vede dal mattino, questo Cesena da qui alla fine del campionato potrà togliersi tante belle soddisfazioni. La squadra mi pare solida. Gioca un bel calcio. E là davanti c’è un giovane attaccante davvero scatenato. Oh, ma quanto è forte Shpendi?!? Questo ragazzo ha il gol nel sangue. Arriverà lontano…”
In riva al Savio, qualche ottimista ad oltranza, spera addirittura di poter lottare per la promozione diretta.
“In Serie B non bisogna mai dare nulla per scontato. La stagione è interminabile e prima o poi tutte le squadre vanno incontro a un periodo di crisi: dunque tutto è possibile. Certo che però, a voler essere sinceri, quelle tre lassù stanno andando davvero forte…”
Le sue favorite per i primi due posti?
“Dico Sassuolo e Pisa. Ma è palese che anche lo Spezia può giocarsela sino alla fine…”
Di Mignani che ci dice?
“Dico che è un gran bravo allenatore. Un allenatore che, col Bari, ha perso (contro il Cagliari a giugno 2023, ndr) la Serie A al 94′ di una finale di ritorno play-off. Ecco, di sicuro Mignani è un mister che vanta un robusto ‘credito’ nei confronti dei play-off. E chissà, magari il prossimo giugno si rimette in pari portando in A il ‘mio’ Cesena…”
Posso dire che uno con la sua classe e il suo estro avrebbe meritato una carriera ancora più ricca di soddisfazioni?
“Bertozzi, certo che puoi dirlo (risata, ndr). No, a parte tutto: il calcio non si fa né con i se né con i ma. Ma è chiaro che un paio di infortuni hanno ostacolato pesantemente il mio cammino: se ad esempio a Sassuolo (in Serie A, stagione 2015-16, ndr) non mi fossi fatto male a quel maledetto ginocchio, probabilmente la mia carriera sarebbe stata diversa…”