Ex Sassuolo, problemi per Dionisi: "È un Palermo incompiuto, è senza identità"
Momento non semplice per l'ex allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi che da quest'anno è alla guida del Palermo. Il Corriere dello Sport si è concentrato sul Palermo e sulle riflessioni del tecnico toscano, che sta cercando di mantenere la calma e la lucidità dopo una gestione caratterizzata da alti e bassi. Intraprendere un’analisi approfondita del cammino della squadra è fondamentale - sostiene il quotidiano - soprattutto in un periodo in cui la classifica, sebbene corta, non trasmette serenità. Dionisi sa bene che i campionati si decidono in primavera e per questo motivo è necessario evitare giudizi affrettati dopo solo dieci partite. Tuttavia, alcune considerazioni sulla situazione attuale devono comunque essere fatte.
In occasione del match contro la Salernitana, il tecnico aveva chiesto maggiore efficacia e una “dimensione e consapevolezza” che potessero permettere ai rosanero di sfruttare l’entusiasmo del pubblico, accorso numeroso al Barbera. La prestazione contro i campani ha però deluso ed è arrivata una sconfitta: nonostante un predominio nel secondo tempo, il Palermo ha faticato a concretizzare le sue occasioni, con un numero insufficiente di tiri in porta. Nel post-partita, Dionisi ha evidenziato che la squadra non è stata lucida, evidenziando una mancanza di ordine e la difficoltà nel gestire i palloni “sporchi”, consentendo così alla Salernitana di dominare gran parte dell’incontro.
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La sconfitta è un duro colpo per il Palermo, che ora si ritrova a fronteggiare una sensazione di incompiutezza. Inoltre la questione casalinga diventa sempre più problematica: nelle ultime undici partite al Barbera, i rosanero hanno ottenuto solo una vittoria, accompagnata da cinque pareggi e cinque sconfitte. Dionisi, nella sua analisi, ha chiesto di focalizzarsi sulle tre partite sotto la sua gestione, ma sarà fondamentale capire se sia giunto il momento di apportare modifiche tattiche.
Nell’edizione de La Repubblica, l’attenzione si sposta sul sulla continua ricerca della propria identità da parte del Palermo. I risultati devono necessariamente essere valutati con un occhio critico ma - sostiene il quotidiano nella sua edizione palermitana - non è ammissibile alternare prestazioni ottime ad altre deludenti, senza mai trovare un percorso chiaro e definito.
L’identità è la parola chiave che manca al Palermo, che si presenta come una squadra priva di una fisionomia ben definita. Quando sembra aver trovato la sua via, la squadra finisce per incagliarsi nuovamente in un vicolo cieco. Questo discorso si estende a diversi reparti, a partire dalla difesa, che continua a mostrare fragilità, indipendentemente da chi occupi i vari ruoli. Anche gli attaccanti, come Brunori, appaiono lontani dalle prestazioni che avevano entusiasmato i tifosi, mentre l’arrivo di Le Douaron, con grandi aspettative perché è l'acquisto più caro dell'estate in B, non sembra ancora aver dato i frutti sperati. Le sue doti rimangono in parte celate, oscurate da una confusione generale.
In questo momento sia la squadra sia il tecnico si trovano in difficoltà. Le scelte in corso di partita sembrano non offrire le soluzioni necessarie, e il mix di idee poco chiare e cambi continui ha portato a risultati deludenti viste le ambizioni di promozione. L’acuirsi della tensione e i fischi del pubblico testimoniano una frustrazione crescente che richiede una risposta immediata anche da parte dell'allenatore: in questo clima, la grande sfida per Dionisi sarà quella di trovare una via per restituire al Palermo l’identità e la continuità necessarie per risalire la china per lottare per i traguardi importanti, magari da avversario del Sassuolo.