Gullit: "Gli americani comprano i club per business e non per amore del club. Difficile avere un sentimento"
Ruud Gullit ha rilasciato un'intervista a Marca alla vigilia di Real Madrid-Milan. L'olandese fu grande protagonista della doppia semifinale dell'edizione 1988/89, terminata 1-1 al Bernabeu e 5-0 per i rossoneri a San Siro, con lo stesso Gullit proprio in gol, assieme ad Ancelotti, Van Basten, Rijkaard e Donadoni. Quella partita spalancò le porte per la finale di Barcellona e la vittoria della terza coppa dei campioni del Milan, battendo 4-0 lo Steaua Bucarest: "Ho ricordi incredibili. Soprattutto perché giocammo contro una grande squadra e fummo capaci di vincere 5-0" ha dichiarato l'ex calciatore.
Su Berlusconi
"Berlusconi è stato uno dei migliori presidenti che potessi immaginare. Tutte le settimane veniva agli allenamenti, parlava con noi, era carismatico. Faceva un gran lavoro. Sono onorato di aver potuto avere un presidente come lui. Credo che l'attuale presidente del Real Madrid abbia lo stesso carisma. È importante avere una figura principale che ami il club, che abbia questo sentimento, perché così saprà esattamente cosa c'è da fare e dà passione alla squadra. Questo è quello che hanno in comune. Le squadre di oggi sono guidate da stranieri, da americani che comprano i club per fare soldi, non per la storia del club. Per questo è difficile a volte avere questo sentimento. Non è un caso che i migliori club abbiano la figura di qualcuno che ama il club e ne conosce la storia".