Testa bassa e silenzi alla ripresa, col Cesena gara decisiva per Breda e per alcuni calciatori

“Non sono contento”. Gli occhi di Roberto Breda sono spenti. Appena due settimane fa chiedeva alla sua Salernitana quelli della tigre per affrontare la trasferta di Carrara. Quattordici giorni dopo, la sua Salernitana fa i conti con appena un punto portato a casa, cestinando due ghiotte occasioni per rilanciarsi in salvezza, con una classifica che ora mette i brividi. Non basta il “abbiamo recuperato qualcosa su alcune dirette concorrenti” e il “in questo campionato si possono fare risultati anche dove parti inizialmente sfavorito”.

Parlano le percezioni, le sensazioni di una squadra che non riesce ad ingranare, con il freno a mano tirato, alle prese con l’ennesima falsa partenza. Fa rumore l’amarezza di Danilo Iervolino che aveva chiesto coraggio ed invece ha visto l’ennesimo avversario del campionato alle corde, quasi al tappeto, rialzarsi e mettere a repentaglio l’esperienza dell’allenatore trevigiano sulla panchina granata. 

“La delusione è nella partenza contratta, con la paura di sbagliare che ci ha frenato. Abbiamo perso tempi di gioco, aggressività, fiducia”. Un’ammissione di colpa preoccupante in quella che era stata presentata come una finale dallo stesso ambiente, sottolineata dalla visita di Iervolino, passando al ritiro anticipato e alle dichiarazioni nel prepartita.