Salernitana, Carrarese in difficoltà: cercasi spirito corsaro
Quando la classifica non sorride e il bisogno di punti la fa da padrone, il condottiero bada al sodo e, calcisticamente parlando, inizia a lavorare dalle retrovie, avendo come primo obiettivo subire meno e acquisire una certa solidità. Così Roberto Breda dal suo arrivo a Salerno, al timone di una squadra malata, ultima in classifica e praticamente distesa sul lettino dello psicanalista sperando di ritrovare una propria identità, nonché più fiducia nei propri mezzi e nelle proprie chance di salvezza. Il calciomercato, invece, è al contrario partito dal rinforzare l'attacco della Bersagliera, essendo palese l'emergenza reti all'attivo così come il bisogno di calciatori classificabili alla voce bomber. Dopo il tandem di tutto rispetto Cerri-Raimondo, ecco, un po' a sorpresa ma non troppo, arrivare l' innesto di Christensen a blindare la porta granata, a discapito di un Sepe al di sotto delle aspettative e scivolato nel ruolo di dodicesimo della Salernitana.
Missione numero uno dell'ex capitano del cavalluccio marino rampante degli anni novanta è stata rivitalizzare Ferrari, rispolverando la sua attitudine da leader della retroguardia, affiancandogli il nuovo acquisto Lochovshili e il rilanciato tunisino Bronn, per un terzetto difensivo di esperienza e dalla struttura fisica importante, così come quella del nuovo estremo difensore campano. Ai quattro moschettieri il compito di proteggere la porta della Salernitana, puntando al terzo clean-sheet consecutivo in quel di Carrara nel match salvezza contro la Carrarese di domenica. Al pugnace ed indomito guerriero Amatucci, invece, il compito di schermare la retroguardia, con il biondo mister trevigiano ad esaltarne le caratteristiche di interditore e la sagacia tattica nei panni del vertice basso della Bersagliera. A Carrara però la squadra cara al patron Iervolino dovrebbe trovare un avversario sì affamato di punti e di riscatto ma in netta difficoltà, soprattutto a livello di tenuta difensiva, ed alle prese con le assenze pesanti di potenziali titolari.
Occasione troppo ghiotta per non puntare a riscoprirsi corsari a caccia di un successo in campo esterno dopo mesi di sofferta astinenza e per non sognare il sorpasso ai gialloblù toscani, uno degli avversari su cui la società di via Allende dovrebbe fare la corsa. La strategia prudente, premiata dai risultati contro Cremonese e Brescia, potrebbe, per tanto, essere parzialmente rivista allo stadio dei Marmi, in nome di un atteggiamento leggermente più offensivo e votato a costruire opportunità da rete. In questa ottica ai quinti, che dovrebbero essere Njoh a sinistra e Stojanovic a destra, saranno verosimilmente assegnati da Breda compiti più di spinta e di supporto all'attacco granata. In mediana potrebbe trovare posto dal primo minuto Soriano, magari preferito ad un Tongya in ombra al Rigamonti, ma in ogni caso, anche se fosse riconfermato l'ex Juventus U23, una mezzala avrà mandato di inserirsi e licenza di cercare la marcatura in proprio, per una squadra che proverà a portare più uomini in area rivale o a ridosso di essa.
E l'attacco? Qui è improbabile si registrino novità, con la coppia Cerri-Raimondo ancora nettamente favorita per iniziare la gara e con Verde ancora a mordere il freno in panca, ma, forse, con la prospettiva di poter avere più a minuti a disposizione per incidere da subentrato. Non sono ancora maturi i tempi per vedere l'ex Spezia dietro due punte pure, la Carrarese, sebbene in difficoltà dietro, va rispettata e il primo comandamento resta il sano pragmatismo, per lo spettacolo si prega di ripassare. Chiosa finale per due ex granata che sfideranno la Bersagliera domenica: il portiere Fiorillo e l' attaccante Torregrossa. I due a Salerno non hanno certo lasciato il segno e se saranno ancora quelli visti all'Arechi dovrebbero fare rimpiangere gli assenti Bleve e Sphendi. La Salernitana del passato recente avrebbe rischiato di resuscitare pure loro, ma ora è un'altra Bersagliera. Avanti granata, è tempo di spirito corsaro!