La felice intuizione di Colantuono, ora però serve continuità
Prima vittoria per la Salernitana di mister Colantuono, al termine di una partita giocata bene e tenuta in mano fin quasi dal primo minuto. Se si eccettua la prima clamorosa occasione al secondo minuto per gli ospiti, con salvataggio miracoloso di Amatucci sulla linea, i granata hanno sempre tenuto in mano il match, anche dopo il rigore procurato da Ferrari che ha rimesso il risultato in bilico sul 2-1. I campani hanno segnato quattro gol ad una squadra che ne aveva subiti tre nelle ultime otto partite, e potevano segnarne anche altri, per esempio sulla traversa colpita da Ghiglione.
Si dirà che l'avversario non era dei più complicati da affrontare, una squadra che sulla carta poteva sembrare inferiore alla Salernitana. Eppure i toscani sono stati capaci di battere l'ex capolista Pisa appena una settimana fa e di rimanere imbattuti in sette delle ultime otto giornate. Quindi una squadra da prendere con le molle, come del resto tutte quelle cadette. In Serie B non ci sono squadre materasso e non ci sono risultati scontati. La Salernitana però è scesa in campo con il piglio giusto, ha tenuto a bada la squadra di Calabro e ha saputo metterla in difficoltà, grazie appunto all'atteggiamento dei giocatori e anche ad alcune felici intuizioni di mister Colantuono.
Innanzitutto la scelta di avanzare Soriano sulla linea dei trequartisti. L'italotedesco finora non aveva inciso, giocando prevalentemente da mezzala. Eppure è stato uno dei protagonisti della rinascita del Bologna fino a due anni fa, in Serie A ha segnato 17 gol in 6 stagioni con i felsinei, dieci in due anni al Villareal, altri 17 in tre anni alla Sampdoria. La sua posizione tra le linee con Verde e vicino a Wlodarczyk ha creato tanti grattacapi agli Apuani, che non sono riusciti a contenere i movimenti dei tre giocatori offensivi, che hanno cercato di non dare punti di riferimento.
Verde nasce come esterno offensivo ma quando ha la possibilità di giocare più vicino alla porta e al centravanti diventa ancora più incisivo di quanto non lo sia da classica ala d'attacco. Azzeccata anche la scelta di mettere Ghiglione a destra e non Stojanovic. Il primo è più un crossatore e doveva giocare sulla propria fascia di competenza per mettere appunto tanti cross al centro (e su uno di questi è arrivato il 2-0) mentre lo sloveno è più un giocatore di strappo e non da cross, box to box come si usa dire, giocare a piede invertito quindi non lo ha penalizzato più di tanto.
Soprattutto la prima mossa tattica di mister Colantuono ha dato una fisionomia diversa alla squadra. A Sassuolo si era vista una squadra molto accorta in difesa con il 3-5-2 ma poco incisiva in attacco, poi più propositiva ma molto sbilanciata con il 4-3-3. Una via di mezzo e quindi il 3-4-2-1 è stata la soluzione migliore, su cui ci si può costruire il futuro (con eventuali piccoli accorgimenti gara per gara). Ora infatti è il momento di dare continuità, di prestazioni e di risultati. Dare certezze ai giocatori sul modulo da utilizzare è probabilmente la scelta migliore.