Breda via da Salerno, ma Valentini resta. Il ds pochi giorni fa diceva: "È l'uomo giusto"

Solo pochi giorni fa il direttore sportivo della Salernitana Marco Valentini si esponeva pubblicamente in difesa del tecnico Roberto Breda, con cui aveva già lavorato ad Ascoli, spiegando di ritenerlo l’uomo giusto per guidare la squadra alla salvezza: “Breda ha fatto dodici punti in undici partite, meglio di noi hanno fatto SudTirol e Frosinone, e considerando solo la sua gestione saremmo salvi. Non sono soddisfatto di come stanno andando le cose, meritavamo due-tre punti in più. - le sue parole - Breda ha 300 panchine in Serie B, è una bandiera e ha l’esperienza giusta, come allenatore e come uomo, per farci uscire fuori da questa posizione”.

Il direttore sportivo aveva poi sottolineato come cambiare tecnico non servisse e anzi potesse essere il colpo di grazia spiegando che quanto successo l’anno precedente – quello della retrocessione della Serie A – avesse fatto scuola.

Parole che a distanza di neanche una settimana sono volate via con il vento con la sconfitta nel derby contro la Juve Stabia – che da neopromossa naviga in piena zona play off e occupa attualmente in quinto posto – che deve aver portato a una nuova riflessione sul tecnico con la decisione, concretizzatasi oggi, di esonerare Breda e affidarsi a Pasquale Marino come quarto tecnico stagionale. Una scelta che smentisce le parole del dirigente proferite solo pochi giorni fa anche se non porterà all’addio di Valentini visto che nella giornata di oggi è stato proprio lui ad accompagnare al centro sportivo Mery Rosy il neo allenatore per il suo primo allenatore stagionale.

La proprietà avrebbe dunque deciso di confermare il direttore sportivo anche a dispetto delle diverse critiche mosse dalla piazza sia sulla gestione della questione allenatore sia su quanto fatto nel mercato di gennaio.