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Salernitana, da Breda il testimone passa a Marino: occorre scattare in salitaTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/tuttoSALERNITANA.com
ieri alle 23:30News
di Raffaella Sergio
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, da Breda il testimone passa a Marino: occorre scattare in salita

Breda saluta Salerno e la Salernitana proprio mentre stava per dirigere l'allenamento che avrebbe sancito l'ennesima ripresa dopo una sconfitta assai dura da mandare giù. Marino arriva da Roma e va subito a in campo per condurre la sua prima seduta da nuovo tecnico della Bersagliera. È l'ennesimo avvicendamento sulla panca del cavalluccio marino firmato dalla gestione Iervolino, la quale si spera vivamente possa svoltare e porre fine ad un biennio sportivamente disastroso che ha condotto i granata ad un passo dal baratro della terza serie. Questo passo l'ex tecnico dell'Udinese europea dei Pozzo cercherà in ogni modo di non farlo fare al club di via Allende, andando a tirarlo per la giacchetta e provando a rimetterlo in carreggiata prima di cinque scontri diretti su sei da qui a fine stagione regolare.

Marino è indubbiamente un tecnico di esperienza con alle spalle una carriera di tutto rispetto e tante panchine tra massima serie e cadetteria. Non solo campionati da zone alte e presenze da guida tecnica sui grandi palcoscenici europei, ma anche, è ciò può essere di maggior interesse vista l'attualità, capacità di rialzare squadre in difficoltà e fare svoltare il loro rendimento. L'impresa più bella il trainer di Marsala l'ha firmata da allenatore del Vicenza, quando prese i biancorossi in fondo alla classifica e li condusse a sfiorare la promozione in serie A. Altri tempi tuttavia, il presente dice che non c' è tempo per stravolgere e fare esperimenti di risalita, ma occorre entrare subito nella testa e nel cuore di un gruppo sbandato ma ancora disposto a lottare.

L'immediato passato del sessantaduenne mister siciliano parla di tre esoneri e fallimenti sportivi con la Spal, il Crotone e il Bari, ma stavolta l'auspicio è che conti il carisma e l'esperienza di un trainer che ha due missioni: rivitalizzare il gruppo dandogli una scossa psicologica e poi, sul piano tecnico, incidere subito sulla fase offensiva, per produrre occasioni e ritrovare la via della rete, viste le ataviche difficoltà stagionali di centrocampo e attacco granata. Marino è noto per prediligere la trazione anteriore tramite lo sfruttamento intenso delle fasce laterali e la creatività di mezzepunte ed esterni alti supportati da esterni bassi che spingono molto e duettano nella metà campo rivale, il tutto con un team che si caratterizzerebbe per il baricentro più alto ed un maggiore coraggio per andare a prendere alti gli avversari e operare la riaggressione in caso di transizione negativa.

Conterà soprattutto infondere autostima e coraggio ad una formazione campana che è apparsa un po' zavorrata dalle paure trasmesse dalla classifica ma anche dal tecnico uscente Breda, incline ad assetti prudenti e di attesa. In bocca al lupo al nuovo condottiero della Bersagliera, sperando che stavolta il cambio di timoniere possa incidere e condurre la navicella in porto , dopo troppi passaggi di testimone e troppi riazzeramenti voluti dalla proprietà. Il cambiamento ci stava, speriamo sia foriero di altri importanti cambiamenti a bocce ferme, a prescindere dalla fondamentale riconferma della categoria.