Missione: Europa League. Servono 6 punti, ma quante energie e rischi è disposto a rischiare Ranieri per fare bottino pieno?
Dopo la bella vittoria in Serie A contro il Genoa, la Roma torna in quello che, nelle ultime stagioni, è stato il proprio habitat: l'Europa. Senza fare un recap delle puntate precedenti, i giallorossi hanno dimostrato il proprio valore, principalmente nelle competizioni europee. Il cammino non è sempre stato dei migliori, con una fase a gironi passata a stenti, con l'aiuto dei playoff, per poi spiccare il volo, arrivando fino alla fine del torneo.
Questa stagione, nuova visto il cambio di format, non è da meno, perché, dopo l'inizio di stagione horror che ha inficiato anche l'Europa League, la Roma si trova in mezzo a un gruppone di squadre, con un playoff a portata di mano, ma con entrambe le possibilità di qualificazione diretta o eliminazione. Visto il blasone acquisito, il ranking, il momento che sta attraversando il club, ci concentreremo soltanto sullo scenario positivo. Impensabile vedere la Roma fuori dalla competizione dopo la fase campionato.
Per qualificarsi direttamente al turno successivo, senza passare per il playoff, evitando un impegno in più di quelli che nessuno tra giocatori e allenatore vorrebbero ritrovarsi a giocare, occorrono 6 punti negli ultimi 2 turni rimanenti e sperare che le squadre davanti a te inciampino. Tutto molto semplice. Dalla teoria alla pratica ci sono scogli e incognite da superare. Il primo scoglio è quello legato al fatto che la squadra in trasferta perde la propria forza al pari di Sansone senza i suoi capelli e la prima delle due partite è in Olanda, contro l'AZ Alkmaar. La squadra olandese è, ovviamente, il secondo scoglio, al netto di una Roma più forte sulla carta. Poi ci sono le incognite legate a come Ranieri approccerà al match. Quanto è importante in questo momento di risalita l'Europa League? Quanto è disposto il mister a rischiare i propri giocatori, visto e considerato che lo stesso, da prima che iniziasse il calendario fitto, ha puntato molto il dito sulle difficoltà della rosa di affrontare 3 partite alla settimana. I limiti tecnico-tattici che avevano colpito la Roma, fin qui, sono stati risanati dal tecnico, il limite delle alternative all'altezza dei titolari no, nonostante sia in arrivo Rensch (giocatore da scoprire). Ranieri si dimostrerà calcolatore, dall'alto della sua esperienza, o la prossima partita è sempre quella più importante? Le scelte di formazione e l'atteggiamento con cui la Roma affronterà la trasferta di giovedì, più che la conferenza stampa alla vigilia, risponderanno alle domande.