
Rosella Sensi: "Qualcuno ha avuto interesse a metterci contro la piazza. E su Totti..."
Rosella Sensi a 360°. L'ex presidente e amministratore delegato della Roma si è raccontata ai taccuini dell'edizione odierna del Corriere dello Sport: "Quando mio padre si è ammalato ho assunto io la presidenza della Roma, il 28 agosto del 2008, ma dal 2000 figuravo come amministratore delegato. Angoscia, senso di responsabilità, paura di sbagliare, questo ho provato. Ho lasciato il 28 giugno 2011 e per chiarire le modalità dell’uscita, per raccontare la verità servirebbero due o tre interviste.
Qualcuno ha avuto interesse a metterci contro la piazza... Quello era tuttavia il mio tempo, non volevo essere l’agnello sacrificale. Allo stadio, durante l’ultima partita, fui pesantemente insultata, si chiuse malissimo. Lo 'zero tituli' di Mourinho? Mourinho ha poi avuto la fortuna di entrare nel mood Roma e si è rifatto la bocca. Qui è stato fantastico, ha esaltato il senso di appartenenza".
L'ex dirigente giallorossa si è poi soffermata su Totti: "Di venderlo mai. Con noi sarebbe potuto andare via solo a scadenza e di sicuro l’avremmo evitata. La rinuncia a Totti, al di là dell’amore per l’uomo e della grandezza del campione, avrebbe comportato un notevole impoverimento patrimoniale per la Roma... (fa una pausa). L’unico presidente che ci ha provato seriamente è stato Florentino Perez che era amico di mio padre. Il quale non ci ha mai pensato".
Qualcuno ha avuto interesse a metterci contro la piazza... Quello era tuttavia il mio tempo, non volevo essere l’agnello sacrificale. Allo stadio, durante l’ultima partita, fui pesantemente insultata, si chiuse malissimo. Lo 'zero tituli' di Mourinho? Mourinho ha poi avuto la fortuna di entrare nel mood Roma e si è rifatto la bocca. Qui è stato fantastico, ha esaltato il senso di appartenenza".
L'ex dirigente giallorossa si è poi soffermata su Totti: "Di venderlo mai. Con noi sarebbe potuto andare via solo a scadenza e di sicuro l’avremmo evitata. La rinuncia a Totti, al di là dell’amore per l’uomo e della grandezza del campione, avrebbe comportato un notevole impoverimento patrimoniale per la Roma... (fa una pausa). L’unico presidente che ci ha provato seriamente è stato Florentino Perez che era amico di mio padre. Il quale non ci ha mai pensato".
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