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Sempre più centrale e decisivo: Pisilli incanta finalmente in Prima Squadra
Quattro mesi fa le lacrime dopo la sconfitta in finale Scudetto contro il Sassuolo, ora la gioia incontenibile per il gol vittoria contro il Venezia.
Vi avevamo parlato già di lui dopo le prime presenze stagionali in Serie A, dopo la fiducia dimostratagli da De Rossi e le parole spese in conferenza stampa per elogiarlo. Sono passate poche settimane, i giallorossi hanno cambiato tante cose, tra cui la guida tecnica, con Ivan Juric nuovo allenatore. Tanti cambiamenti ma una certezza da cui ripartire: Niccolò Pisilli.
Pensare che soltanto quattro mesi fa si era presentato davanti alle telecamere con le lacrime agli occhi dopo la sconfitta 3-0 in finale Scudetto Primavera contro il Sassuolo. Dopo quella delusione un'estate travagliata, tante società interessate a lui e la Roma che compra diversi giocatori nel suo stesso ruolo. Il suo destino sembrava già scritto, lontano da Trigoria, chiuso dalla concorrenza per poi sperare in futuro di poter tornare a vestire i colori giallorossi. Invece, Niccolò è stato artefice del suo stesso destino, ha lavorato e convinto tutti quanti fin dai suoi primi allenamenti con la prima squadra e non è un caso che De Rossi abbia creduto fermamente in lui.
Conquistata la fiducia di staff e compagni, c'era soltanto da convincere tutti sul campo: detto fatto. In panchina alle prime due giornate, titolare per tre partite consecutive: Juventus, Genoa e Udinese. Poi mezz'ora giovedì in Europa League e ieri altri 30 minuti contro il Venezia, entrato al 58' con la Roma in svantaggio 0-1. Esattamente al minuto 83, sul cross di Paredes, è proprio Pisilli che svetta in area e incorna il pallone con un colpo di testa su cui Joronen non può nulla. Rimonta completata e gioia infinita per Niccolò, tutto in poco più di 100 giorni, il tempo di svoltare radicalmente la sua carriera.
Il primo a dargli fiducia era stato Mourinho. Poi De Rossi si è sbilanciato apertamente in conferenza stampa, trattandolo non come un giovane in più a completare la rosa, ma come un giocatore già fondamentale e alternativa importante nelle rotazioni a centrocampo. La conferma è arrivata anche con Juric: "Si allena in modo pazzesco. Fa di più di quello che chiediamo, si allena con sorriso e spirito. Ha margini di miglioramento impressionanti" e ora non è più un caso: Niccolò Pisilli è una certezza.
Pensare che soltanto quattro mesi fa si era presentato davanti alle telecamere con le lacrime agli occhi dopo la sconfitta 3-0 in finale Scudetto Primavera contro il Sassuolo. Dopo quella delusione un'estate travagliata, tante società interessate a lui e la Roma che compra diversi giocatori nel suo stesso ruolo. Il suo destino sembrava già scritto, lontano da Trigoria, chiuso dalla concorrenza per poi sperare in futuro di poter tornare a vestire i colori giallorossi. Invece, Niccolò è stato artefice del suo stesso destino, ha lavorato e convinto tutti quanti fin dai suoi primi allenamenti con la prima squadra e non è un caso che De Rossi abbia creduto fermamente in lui.
Conquistata la fiducia di staff e compagni, c'era soltanto da convincere tutti sul campo: detto fatto. In panchina alle prime due giornate, titolare per tre partite consecutive: Juventus, Genoa e Udinese. Poi mezz'ora giovedì in Europa League e ieri altri 30 minuti contro il Venezia, entrato al 58' con la Roma in svantaggio 0-1. Esattamente al minuto 83, sul cross di Paredes, è proprio Pisilli che svetta in area e incorna il pallone con un colpo di testa su cui Joronen non può nulla. Rimonta completata e gioia infinita per Niccolò, tutto in poco più di 100 giorni, il tempo di svoltare radicalmente la sua carriera.
Il primo a dargli fiducia era stato Mourinho. Poi De Rossi si è sbilanciato apertamente in conferenza stampa, trattandolo non come un giovane in più a completare la rosa, ma come un giocatore già fondamentale e alternativa importante nelle rotazioni a centrocampo. La conferma è arrivata anche con Juric: "Si allena in modo pazzesco. Fa di più di quello che chiediamo, si allena con sorriso e spirito. Ha margini di miglioramento impressionanti" e ora non è più un caso: Niccolò Pisilli è una certezza.
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