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Roma, Juric ha due missioni: pugno di ferro con la squadra e nuovi acquisti da risaltare
Nel momento in cui la proprietà Friedkin ha deciso di licenziare Daniele De Rossi per far spazio a Ivan Juric, al tecnico croato sono stati ribaditi i due obiettivi principali - rivela l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport - da perseguire quanto prima: pugno di ferro con i giocatori e valorizzazione degli investimenti fatti nel mercato estivo.
Il primo punto è il più semplice per l'ex tecnico del Torino, notoriamente inflessibile ed esigente in allenamento, a contorno di un carattere non proprio mansueto. Lo ha dimostrato - si legge - già nel primo giorno vero a Trigoria, con poche parole ma dirette per colpire l'intero gruppo giallorosso, esigendo massima serietà e impegno e che sarà il campo a emettere sentenza.
Quanto al secondo ci sarà da lavorare. Punti fermi come Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante vanno risollevati, Matias Soulé va riposizionato al centro del progetto e della formazione titolare, probabilmente in compagnia del top player assoluto della squadra, ossia Paulo Dybala. Ma il grosso sarà far uscire dal guscio i nuovi arrivati, ancora alle prese con l'ambientamento a Roma: da Artem Dovbyk a Enzo Le Fée, sulla via del recupero, fino a Mats Hummels e Mario Hermoso, futuri capisaldi della difesa a tre diktat di Juric. La fiducia della società c'è, le immagini di giocatori lanciati al successo come Dimarco e Buongiorno - tra i tanti - simboleggiano le capacità del nuovo allenatore capitolino. Non resta che ottenere gli stessi risultati, anche migliori, sulla panchina della Roma.
Il primo punto è il più semplice per l'ex tecnico del Torino, notoriamente inflessibile ed esigente in allenamento, a contorno di un carattere non proprio mansueto. Lo ha dimostrato - si legge - già nel primo giorno vero a Trigoria, con poche parole ma dirette per colpire l'intero gruppo giallorosso, esigendo massima serietà e impegno e che sarà il campo a emettere sentenza.
Quanto al secondo ci sarà da lavorare. Punti fermi come Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante vanno risollevati, Matias Soulé va riposizionato al centro del progetto e della formazione titolare, probabilmente in compagnia del top player assoluto della squadra, ossia Paulo Dybala. Ma il grosso sarà far uscire dal guscio i nuovi arrivati, ancora alle prese con l'ambientamento a Roma: da Artem Dovbyk a Enzo Le Fée, sulla via del recupero, fino a Mats Hummels e Mario Hermoso, futuri capisaldi della difesa a tre diktat di Juric. La fiducia della società c'è, le immagini di giocatori lanciati al successo come Dimarco e Buongiorno - tra i tanti - simboleggiano le capacità del nuovo allenatore capitolino. Non resta che ottenere gli stessi risultati, anche migliori, sulla panchina della Roma.
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