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Potenza, il presidente Macchia: "Se non ci saranno regole certe e un cambiamento concreto, lascio il calcio"
domenica 16 febbraio 2025, 15:40Primo Piano
di Voceroca
per Tuttopotenza.com

Potenza, il presidente Macchia: "Se non ci saranno regole certe e un cambiamento concreto, lascio il calcio"

AMAREGGIATO PER ALCUNI EPISODI SUCCESSI IN CAMPO IL PRESIDENTE DEL POTENZA LANCIA LA SUA LOTTA ALLE RIFORME DELLA LEGA PRO

Il Potenza in 10 e la gestione arbitrale della partita con la Juventus NG non è stata accettata dal presidente del Potenza che in sala stampa ha esternato il proprio disappunto sull'arbitraggio del signor Gianluca Grasso di Ariano Irpino al quale ha contestato una direzione di gara a dir poco insufficiente. Sotto la lente di ingrandimento di patron Macchia il rigore non concesso al Potenza, l'espulsione di Felippe e il gol del pareggio della Juventus NG. Un fiume in piena: «I nostri ragazzi hanno disputato una partita encomiabile, giocando in dieci per gran parte del match. Hanno messo cuore e anima, dando il massimo, e per questo va loro un grande grazie. Questa gara, così come quella contro il Crotone, conferma l’assoluta necessità di introdurre il VAR in Lega Pro. Ne ho parlato con il presidente Marani e presto sarò a Roma per confrontarmi con altri colleghi, con l’obiettivo di convocare un’assemblea. Servono un numero minimo di società per mettere all’ordine del giorno due temi fondamentali: il VAR e la riforma della Lega Pro.  
La nostra società è solida, con un bilancio sano e tutti gli adempimenti in regola. Abbiamo garantito il pagamento degli stipendi e degli oneri accessori, evitando penalizzazioni. Ma servono regole certe e un’organizzazione migliore, altrimenti il sistema rischia di crollare.
In passato ho sostenuto il presidente Gravina, e ritengo che la riforma debba partire dal basso, con le società protagoniste del cambiamento.

Mercoledì inizieremo questo percorso, perché non possiamo restare immobili davanti a evidenti problemi, sia negli stadi che nella gestione arbitrale.
A proposito di arbitri, ho scoperto solo di recente che nel calcio si può conferire con il direttore di gara tra primo e secondo tempo. L’ho fatto per segnalare un rigore negato e un’ammonizione discutibile che ha poi portato all’espulsione di un nostro giocatore. L’arbitro mi ha detto di aver arbitrato alla perfezione, ma io non posso accettarlo. Comprendo che gli arbitri in Lega Pro siano in formazione, ma proprio per questo è necessario il VAR.
Noi investiamo risorse vere nel calcio e pretendiamo rispetto. Se la Lega Pro è il terreno di crescita degli arbitri, allora è fondamentale dotarli di strumenti adeguati. Il VAR consentirebbe loro di rivedere le decisioni e migliorare. Non si tratta di favorire qualcuno, ma di garantire equità.
Siamo una delle 60 società e abbiamo lavorato molto per riqualificare il nostro club. Ma se non ci saranno regole certe e un cambiamento concreto, con grande amarezza, confermo che lascerò il calcio».