Pescara, vittoria da non illudersi: serve più pragmatismo per il rush finale

Il successo contro il Milan Futuro è una boccata d’ossigeno per il Pescara, ma guai a pensare che i problemi siano risolti. La squadra ha mostrato carattere, reagendo al doppio svantaggio e sfruttando la superiorità numerica, ma sotto il profilo del gioco le difficoltà restano evidenti.

L’attacco continua a essere poco incisivo, la manovra appare spesso lenta e macchinosa, e la squadra fatica a esprimere un’identità chiara. La grinta e la determinazione trasmesse da Baldini si vedono, ma sul piano del gioco i progressi sono ancora minimi. A dieci giornate dal termine, migliorare l’estetica del calcio biancazzurro sembra ormai un’utopia.

A questo punto della stagione, il Pescara deve guardare al pragmatismo: servono concretezza e solidità per chiudere il campionato nella miglior posizione possibile in vista dei playoff. Sognare un calcio spettacolare è ormai fuori discussione, l’unico obiettivo realistico è diventare una squadra cinica e pratica, capace di massimizzare le poche occasioni create e di stringere i denti nei momenti difficili.

I tre punti contro il Milan Futuro sono importanti, ma la vera sfida inizia ora: il Delfino dovrà dimostrare di aver imparato dai propri errori, trovando soluzioni più efficaci in campo per arrivare ai playoff con la giusta mentalità.