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Baldini ai tifosi: “Non sto zitto e non ho paura. Il quarto posto ce lo meritiamo sul campo”
Oggi alle 14:02Primo Piano
di Redazione TuttoPescaraCalcio
per Tuttopescaracalcio.com

Baldini ai tifosi: “Non sto zitto e non ho paura. Il quarto posto ce lo meritiamo sul campo”

Alla vigilia di Pescara-Campobasso, Silvio Baldini parla senza filtri: tra infortuni, diffide e verità da spogliatoio, il tecnico scuote l’ambiente biancazzurro in vista dei playoff.

Alla vigilia di Pescara-Campobasso, l'ultima tappa prima dei playoff, Silvio Baldini carica l’ambiente come solo lui sa fare: col cuore in mano e la voce rotta da una passione che non conosce filtri. Il tecnico toscano affronta il momento cruciale della stagione senza nascondersi dietro agli alibi: “Non si sono allenati Dagasso, Cangiano e Merola ieri. Avevano dei fastidi, ma sono tutte cose risolvibili. Stiamo attenti, vediamo cosa dicono i dottori”.

I problemi fisici e le cinque diffide non cambiano il piano: “Domani ci basta un punto per essere quarti, ma io non voglio una partita per accontentarsi. Il quarto posto ce lo dobbiamo meritare sul campo, senza calcoli, senza scuse”.

Cangiano, acciaccato e diffidato, non partirà titolare. Baldini guarda avanti, senza paura: “Durante tutto l’anno non ho mai visto la squadra allenarsi male, nemmeno prima della brutta figura di Sestri. A Legnago invece ho visto un segnale forte: dopo il pari subito, i ragazzi della panchina incitavano quelli in campo. Questo spirito sarà fondamentale per i playoff”.

Non è solo questione di tattica o gambe, ma di testa e di anima.
“Perché ci siamo staccati dalla vetta? È stato un problema mentale, e mi dispiace molto. Ce la potevamo giocare. Ma ora dobbiamo guardare avanti. Non voglio vedere atteggiamenti di chi si accontenta”.

Su Alberti, Baldini è chiaro: “È un ragazzo serio, si allena bene, segna gol bellissimi in allenamento. Ma ora non possiamo più aspettare nessuno. Abbiamo trovato dei meccanismi e in campo non si può giocare in 12, altrimenti perdiamo 3-0 a tavolino”.

Poi il racconto più vero, quello che svela la forza di un gruppo che non vuole mollare:
“A Sestri sono entrato nello spogliatoio e ho detto delle cose in faccia a brutto muso. Potevo anche andarmene, rinunciando a due mesi di stipendio. Brosco mi ha detto: ‘Mister, se lo fa la vengo a prendere io a casa sua’. Un segnale che in tutta la mia carriera non avevo mai ricevuto”.

E sulla preparazione fisica, Baldini svela di aver ripreso da Zeman l’idea dei "vecchi carichi" per arrivare ai playoff con la benzina giusta: “Zeman mi stupiva per l’intensità dei suoi allenamenti. Ho capito che serve una grossa base aerobica. È una delle lezioni più importanti che ho imparato”.

Infine, l’ennesimo messaggio diretto ai tifosi. E alla città:
“Quando sono venuti a contestarci mi hanno detto chiaro che dovevo stare zitto perché avevo promesso la B. Ma io zitto non ci sto e non ho paura. Il calcio conosce solo il risultato. Ma se volete solo quello, io sono la persona sbagliata”.