
Parma, Chivu: "Meritavamo la vittoria. Contento che la squadra fosse arrabbiata"
Il tecnico del Parma Cristian Chivu è intervenuto ai microfoni di Dazn nel post partita del match tra la Lazio e i ducali. Queste le sue parole a partire dalla prestazione e dalla scelta di Ondrejka: "Me lo aspettavo perché lo vediamo ogni giorno. Pensavamo fosse la cosa migliore mettere lui e Bonny alle spalle di Pellegrino. Sapevamo quello che ci poteva dare a livello fisico e di palleggio. Sono contento per lui, se lo merita. Speriamo continui così".
Rimpianti per i contropiedi sprecati?
"Mi fa piacere aver visto una squadra arrabbiata che pensava di portare a casa la gara. Lo meritavamo perché abbiamo giocato secondo le nostre caratteristiche. Però abbiamo giocato contro una grande squadra. Poi quando entra in campo un fenomeno come Pedro, contro cui ho giocato pure io 15 anni fa. Anche la scelta di mettere Ondrejka era legato ai pochi centrocampisti che avevamo. Si è chiuso un mese difficile, abbiamo preso sei punti contro quattro grandi squadre. Anche se c'è rammarico perché potevamo portare qualcosa in più a casa".
Come ha fatto a trasformare questa squadra anche a livello psicologico?
"Fortuna. E' un lavoro ma l'importante è che i ragazzi siano bravi che capiscano ciò che gli si chiede. Questa squadra ha qualità e può fare di più. Sono contento di allenare uomini veri".
E' stato un po' un derby per lei?
"No, io peno alla mia squadra. Penso solo a fare l'allenatore e a fare le scelte giuste quando i miei giocatori ne hanno bisogno".
Rimpianti per i contropiedi sprecati?
"Mi fa piacere aver visto una squadra arrabbiata che pensava di portare a casa la gara. Lo meritavamo perché abbiamo giocato secondo le nostre caratteristiche. Però abbiamo giocato contro una grande squadra. Poi quando entra in campo un fenomeno come Pedro, contro cui ho giocato pure io 15 anni fa. Anche la scelta di mettere Ondrejka era legato ai pochi centrocampisti che avevamo. Si è chiuso un mese difficile, abbiamo preso sei punti contro quattro grandi squadre. Anche se c'è rammarico perché potevamo portare qualcosa in più a casa".
Come ha fatto a trasformare questa squadra anche a livello psicologico?
"Fortuna. E' un lavoro ma l'importante è che i ragazzi siano bravi che capiscano ciò che gli si chiede. Questa squadra ha qualità e può fare di più. Sono contento di allenare uomini veri".
E' stato un po' un derby per lei?
"No, io peno alla mia squadra. Penso solo a fare l'allenatore e a fare le scelte giuste quando i miei giocatori ne hanno bisogno".
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