Il Torino dell’ex Vanoli: avvio sprint, poi il ridimensionamento dopo l’infortunio di Zapata

Alla vigilia della stagione in corso, c'era una certa curiosità per il Torino, privatosi la scorsa estate di due pezzi pregiati come Alessandro Buongiorno e Raoul Bellanova. Il neo tecnico Paolo Vanoli ha così ereditato una squadra rinnovata ma che sulla carta si presentava indebolita rispetto alla passata stagione. Eppure, c'erano aspettative per l'allenatore, peraltro già giocatore del Parma sul finire degli anni Novanta, grazie all'ottimo campionato l'anno scorso alla guida del Venezia, promosso in massima serie. Le cose sembravano essersi messe subito bene per Vanoli e il Toro, grazie a una difesa molto solida e un attacco che si reggeva sulle spalle di Duvan Zapata, che ha portato i granata anche nei piani altissimi della classifica.

Qualcosa, però, è rapidamente cambiato in seguito al grave infortunio dello stesso attaccante colombiano, il quale ha riscontrato una rottura del crociato. Da allora, ovvero dalla settima giornata in poi, il Toro ha conquistato due sole vittorie, entrambe per 1-0, ai danni di Como ed Empoli; poi ben sei sconfitte e due pareggi, per un ruolino di marcia decisamente peggiore che ha visto la posizione in classifica dei piemontesi cambiare radicalmente. Senza Zapata, infatti, i granata hanno cominciato a fare molta più fatica ad andare in gol, pur trovando due vittorie importanti contro squadre che lottano per salvarsi.

Attualmente, il Torino non vince da tre partite: nelle due precedenti sono arrivate una sconfitta con il Bologna e un pari con l'Udinese in rimonta. Segno che la volontà di non arrendersi e lottare c'è, anche se non sembra più il Torino di inizio campionato. Ed è con questo stato d'animo che il Torino sta pensando alla sfida con il Parma, una gara che comunque i piemontesi vorranno cercare di vincere anche per staccare in classifica gli stessi crociati, che distano due sole lunghezze dal Toro: una vittoria emiliana, infatti, vorrebbe significare il sorpasso ai danni dei granata.