Monza, un punto che vale tanto. E Dany Mota is back

Ci sono dei pareggi che equivalgono a dei veri e propri successi. A smentire l'abusatissimo luogo comune e la solita frase fatta ci ha pensato il Monza, capace di fermare l'Inter con una partita quasi perfetta per preparazione, interpretazione, abnegazione, spirito di sacrificio e capacità di leggere tutte le varie situazioni lungo l'arco della sfida. Tanta roba, come si suol dire. È stato Dumfries qualche attimo prima della conclusione a rovinare il piccolo capolavoro di Alessandro Nesta, ma resta comunque un qualcosa da incorniciare e rivedere. Perchè dopo il pari in casa della Fiorentina quella con l'Inter è stata la seconda prova di un certo spessore, e perchè può sempre tornare utile come vademecum in previsione dei prossimi appuntamenti in campionato. Serve chiaramente qualche correttivo per centrare possibilmente in tempi brevi il successo, ma la strada che ha intrapreso il Monza è senza dubbio quella giusta.

Gol e sorrisi Dany Mota Carvalho è stato l'attore principale. Si è allenato bene nelle due settimane di sosta, ha recuperato dai vari contrattempi fisici, è entrato nel momento più delicato della partita e al primo pallone giocato ha segnato a Sommer. Detta così sembra facile, razionalmente tutt'altro.

Sono robe che possono permettersi solamente quei calciatori che hanno quel qualcosa in più. Mota Carvalho, quando ha voglia, è uno di questi. Di fatto colui il quale può alzare sensibilmente la qualità del Monza anche con una singola giocata. Vedi lo staordinario colpo di testa su cross (molto bello) di Armando Izzo. Non è bastato per vincere, ma utilissimo al fantasista e alla sua squadra per sbloccarsi. Anche questo aspetto in previsione del futuro vale molto più di tante altre cose. Il Monza c'è, Mota Carvalho pure. Insomma, i segnali positivi ci sono.