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Arbitri sotto accusa, il protocollo VAR scontenta tutti: il 1° marzo se ne parlerà a ZurigoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:34I fatti del giorno
di Ivan Cardia

Arbitri sotto accusa, il protocollo VAR scontenta tutti: il 1° marzo se ne parlerà a Zurigo

Gli strascichi del weekend nero della classe arbitrale continuano a farsi sentire. Alle difese d’ufficio, frequenti soprattutto in Open VAR, fa da contraltare il coro di critiche e proteste. Nel mirino, più che le prestazioni dei singoli, il protocollo alla base dell’utilizzo della tecnologia, che nell’ultima giornata di campionato ha partorito alcuni “mostri” come il rosso a Tomori o il corner che ha portato al vantaggio dell’Inter sulla Fiorentina.

Caccia alle soluzioni. In attesa di capire le reazioni del mondo arbitrale - giovedì, in occasione della presentazione di un nuovo sponsor, il presidente dell’AIA Antonio Zappi interverrà in conferenza stampa - fioccano le proposte di modifica. Quelle istituzionali, anche della Serie A, saranno portate il prossimo 1 marzo a Zurigo, dove si riunirà l’IFAB, l’ente che fissa le regole del gioco del calcio. Su tutte, il massimo campionato chiede di aprire il VAR proprio alle valutazioni del secondo giallo e sul corner, proprio i casi più eclatanti dell’ultima giornata.


Le proposte, però, non finiscono qui. Per l’ex fischietto Tiziano Pieri una soluzione potrebbe essere l’introduzione del VAR a chiamata. Pierluigi Collina, presidente della commissione arbitrale della FIFA, ha spiegato di aver chiesto proprio all’IFAB una modifica relativa alle regole sulla respinta del portiere su calcio di rigore. Non un tema di grandissima attualità, ma la conferma che il calcio stia riflettendo sulla possibilità di modificare nuovamente alcune sue regole.