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Ibra chiede rispetto, alla buon'ora! In stagione Milan penalizzato e le spiegazioni di Open VAR non hanno mai convintoTUTTO mercato WEB
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ieri alle 20:00Primo Piano
di Redazione MilanNews
per Milannews.it

Ibra chiede rispetto, alla buon'ora! In stagione Milan penalizzato e le spiegazioni di Open VAR non hanno mai convinto

Dopo l'ennesima situazione arbitrale in stagione che ha visto il Milan uscire penalizzato da una partita di Serie A Zlatan Ibrahimovic ha finalmente deciso di mettere i puntini sulle i. Lo svedese, a margine della conferenza di presentazione di Joao Felix a Casa Milan, non ha avuto peli sulla lingua a proposito del pessimo operato di Pairetto e del VAR in Empoli-Milan:

"Chiedo sempre ai giocatori di essere educati con l'arbitro. A fine primo tempo ho chiesto rispetto all'arbitro per i giocatori del Milan. Sono stupito che i miei giocatori non abbiano reagito più forte dopo la situazione di Walker, una situazione fuori controllo: se va male questo giocatore rischia di non giocare per un anno. Non voglio essere troppo drammatico, ma l'arbitro mi ha detto che forse era ammonito. A me non interessa ammonito o espulso, mi interessa il controllo del gioco ed era veramente pericoloso. Era fuori dal calcio che piace a tutti.

La situazione di Tomori poi è la conseguenza del VAR di lasciare andare avanti perché non fermi il gioco. Tomori prende il secondo giallo e viene espulso però c'era un fuorigioco prima. Per noi non è accettabile e manderemo una lettera all'AIA. Perché non è accettabile. Due situazioni per noi molto gravi e anche le conseguenze della partita. Giocare con un giocatore in meno quando dovevano giocarci loro in uno in meno... Poi capisco Walker che viene dalla Premier League e non fa cinema, ma non deve fare questo cinema per avere una reazione dell'arbitro. L'arbitro deve seguire il suo istinto ma deve fare la cosa giusta. Ci vuole rispetto per il Milan, non voglio essere critico verso l'arbitro ma non è la prima volta che succede e chiedo solo questo. Rispetto per il Milan e per i giocatori".

Un breve recap di quanto accaduto sabato pomeriggio, da aggiungere alle tante situazioni che hanno penalizzato i rossoneri in stagione: all'ottavo minuto di gioco Cacace va a contrasto con Walker e a palla ormai lontana affonda il colpo, gamba tesa e tacchetti esposti, sulla gamba dell'inglese. Bruttissimo da vedere, figuriamoci da subire. Per Pairetto non è neanche giallo, "Contatto minimo", per il VAR non è rosso (qui per la ricostruzione), ad Open VAR minimizzano il tutto (ormai abitudine) con un "Manca l'intensità". Per fortuna, ci permettiamo di aggiungere. Perché con l'intensità "giusta" evidentemente staremmo parlando di cose poco piacevoli per quanto riguarda Walker.

In ogni caso sul regolamento il grave fallo di gioco è indicato così: "Un tackle o un contrasto che mette in pericolo l’incolumità di un avversario o commesso con vigoria sproporzionata o brutalità deve essere sanzionato come grave fallo di gioco. Qualsiasi calciatore che, in un contrasto per il possesso del pallone, colpisca un avversario da davanti, di lato o da dietro, utilizzando una o entrambe le gambe, con vigoria sproporzionata o che metta in pericolo l’incolumità di un avversario, si rende colpevole di un grave fallo di gioco". Non c'è intensità o scuse che tengano, era cartellino rosso. Brutto che ad Open Var sia stato minimizzato il tutto.

Di seguito un elenco di errori marchiani capitati ai rossoneri in stagione:

- Il ⁠gol di De Ketelaere in Atalanta-Milan. Il belga salta poggiandosi con entrambe le mani su Theo, impedendo al terzino di saltare. Fonseca esplode nel post partita contro l'operato dell'arbitro, ad Open VAR vanno categoricamente contro quanto detto dall'allenatore rossonero. Per i vertici AIA non è un errore aver convalidato la rete. In stagione la tendenza della trasmissione di DAZN è quella di giustificare il più possibile l'operato di arbitri e VAR.

- Il rigore non assegnato per il fallo di Pisilli su Reijnders in Milan-Roma. In area di rigore il centrocampista giallorosso si butta in scivolata e con la gamba di richiamo prende in pieno l'avversario. Ad Open VAR non viene commentato l'episodio.

- In Milan-Cagliari rigore non assegnato su Abraham, che in area di rigore viene colpito sul malleolo dall'avversario, che poi "striscia" l'intervento fino al lato del piede. Anche qui ad Open VAR viene scelto deliberatamente di non commentare l'episodio.

- In Cagliari-Milan il primo gol dei sardi è viziato da un fuorigioco di Luvumbo: l'attaccante era sulla linea di visione del portiere al momento del bel tiro di Zortea. Anche qui episodio ignorato totalmente da Open VAR, con pochissimi replay mandati in onda per fare chiarezza sull'accaduto. 

- In Empoli-Milan, Tomori viene espulso per doppia ammonizione. L'inglese entra in maniera sconsiderata su Colombo visto che l'attaccante era defilato e non pericoloso, ma il tutto nasce da un fuorigioco non segnalato dall'assistente ad inizio azione. Era abbastanza netto e semplice da vedere. Il VAR da protocollo non può intervenire su un doppio giallo ma solo su un'espulsione diretta.

- L'espulsione di Reijnders in Milan-Udinese. L'olandese fa di tutto per evitare la corsa dell'attaccante lanciato a rete, che invece furbescamente taglia la strada all'olandese e rallenta per far incrociare le gambe. Il tocco è minimo ma per l'arbitro sufficiente per estrarre il cartellino rosso. Grande differenza di opinione nei post partita delle varie tv, decisione più che dubbia.

Capitolo finale su Open VAR: la trasmissione di DAZN voluta da Rocchi era nata con addosso aspettative molto alte, visto che i vertici arbitrali non avevano mai parlato prima in un tv. Mancanza di esperienza che si è vista purtroppo subito, visto che dall'AIA è arrivata più che immediatamente una chiusura a riccio: da programma interessante e potenzialmente istruttivo siamo passati alla fiera della giustificazione e del piegare regolamenti ed indicazioni per giustificare quanto sbagliato in campo dai direttori di gara. Così non si va da nessuna parte.

È comunque necessaria una postilla. Fa bene Ibrahimovic quando dice che ai suoi giocatori chiede rispetto per gli arbitri. Arbitrare ad alti livelli è complicato, più di quanto chi non è del "settore" possa immaginare. È quindi giusto non alimentare un clima da caccia alle streghe che va solo ad esacerbare gli animi. Così come un attaccante può sprcare un'occasione davanti al portiere o un difensore calcolare male il tempo di un intervento anche un direttore di gara, un assistente e un VAR possono sbagliare. Ma è anche importante riconoscerlo e comunicarlo nel modo giusto: il pubblico che guarda Open VAR magari non è scolarizzato a dovere sull'argomento, ma non è di certo scemo. Come ha detto Ibra, ci vuole rispetto.