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Lecce a Giampaolo, Corvino: "Un nuovo capo ciurma. Lo volevo 10 anni fa a Firenze"
In conferenza stampa nel giorno di presentazione di Marco Giampaolo come nuovo allenatore del Lecce, ha parlato anche il direttore dell'area tecnica dei salentini, Pantaleo Corvino, che ha spiegato i motivi della scelta e raccontato un retroscena sullo stesso Giampaolo:
"Quando si crede di aver perso una strada si ha la responsabilità di intervenire. Non siamo figli dei risultati, le nostre decisioni sono figlie di altri valori che riteniamo importanti come i risultati. Era giusto cambiare. Non lo avevamo fatto quando avevamo perso tante partite di fila con Baroni perchè avevamo una strada condivisa. Oggi siamo qui a presentare il nuovo timoniere, nuovo capo ciurma", lo ha introdotto Corvino.
Il direttore dell'area tecnica giallorosso prosegue:
"Non sarà facile, non è facile cambiare rotta. Sarà un'impresa ancora più ardua, ma al Lecce riescono le imprese. Allenatore di campo significa allenatore che ha una rotta e non la cambia strada facendo, perché se cambi strada non sai dove arrivi. Io voglio un allenatore che lavori su una rotta per arrivare al risultato. Non dobbiamo essere schiavi del risultato, l'importante è che si lavori giorno per giorno per migliorare la rotta. Chiamai Giampaolo dieci anni fa per portarlo a Firenze, ma fece un viaggio a vuoto di mattina presto".
"Quando si crede di aver perso una strada si ha la responsabilità di intervenire. Non siamo figli dei risultati, le nostre decisioni sono figlie di altri valori che riteniamo importanti come i risultati. Era giusto cambiare. Non lo avevamo fatto quando avevamo perso tante partite di fila con Baroni perchè avevamo una strada condivisa. Oggi siamo qui a presentare il nuovo timoniere, nuovo capo ciurma", lo ha introdotto Corvino.
Il direttore dell'area tecnica giallorosso prosegue:
"Non sarà facile, non è facile cambiare rotta. Sarà un'impresa ancora più ardua, ma al Lecce riescono le imprese. Allenatore di campo significa allenatore che ha una rotta e non la cambia strada facendo, perché se cambi strada non sai dove arrivi. Io voglio un allenatore che lavori su una rotta per arrivare al risultato. Non dobbiamo essere schiavi del risultato, l'importante è che si lavori giorno per giorno per migliorare la rotta. Chiamai Giampaolo dieci anni fa per portarlo a Firenze, ma fece un viaggio a vuoto di mattina presto".
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